Attualità e Cronaca Rosa

Omicidio Claps, Restivo condannato a trent’anni.

11-11-2011

Omicidio Claps, Restivo condannato a trent’anni.

Danilo Restivo è stato condannato a trent’anni per l’omicidio di Elisa Claps, accoltellata diciotto anni fa nella Chiesa della SS. Trinità di Potenza.

 

CONDANNATO – Si è concluso oggi il processo a Danilo Restivo, unico imputato per l’omicidio della giovane Elisa Claps nel sottotetto della Chiesa della SS. Trinità di Potenza diciotto anni fa. Nonostante l’arringa difensiva degli avvocati Mario e Stefania Marinelli, che hanno cercare di salvare l’immagine del loro assistito dipingendolo come “un ragazzo un po’ strano” ma non un mostro, il giudice del Tribunale di Salerno Elisabetta Boccassini ha emesso la sua sentenza. Danilo Restivo è stato condannato a trent’anni, il massimo della pena consentito dal rito abbreviato, con il quale è stato giudicato, a settecentomila euro di risarcimento provvisionale, interdizione perpetua dai pubblici uffici e libertà vigilata per tre anni dopo l’espiazione della pena.

 

FILOMENA: “GIUSTIZIA È FATTA” – Mentre Mario e Stefania Marinelli promettono di ricorrere in appello, la madre di Elisa, Filomena, ha accolto la sentenza sciogliendosi in un pianto liberatorio: “Elisa, figlia mia, giustizia è fatta!”. Ma non perdona il carnefice della figlia, Filomena, anzi. “Deve marcire in Inghilterra”, dove è detenuto per l’omicidio di un’altra donna. E deve parlare. Perché, ora che Restivo è stato condannato, deve venire a galla tutta la verità. Filomena vuole sapere chi lo aiutò e chi ostacolò il ritrovamento del corpo della figlia, rinvenuto nel sottotetto della Chiesa della SS. Trinità di Potenza dopo diciassette anni dall’omicidio.

 

INDAGINI SUI COMPLICI – Nemmeno l’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, intende fermarsi e porterà avanti la ricerca dei complici del condannato: “È solo colpa della Chiesa se Restivo non ha avuto l’ergastolo”, ha commentato. “Giustizia è stata fatta nei limiti che può fare una sentenza per un fatto così grave”, ha dichiarato il pm Rosa Volpe, che ha aperto un’inchiesta anche sul ritrovamento del corpo di Elisa per fare luce sui sodali di Restivo.

 

LA RABBIA DI GILDO CLAPS – Duro il commento di Gildo Claps, il fratello della vittima. “Uomini della Chiesa sono direttamente coinvolti in questa vicenda”, ha detto riferendosi a don Mimì Sabia, parroco storico della Trinità “che aveva controllo assoluto della chiesa”, e ai due vescovi potentini, monsignor Ennio Appignanesi e monsignor Agostino Superbo. “Non bisogna parlare della Chiesa come un’entità astratta – ha sottolineato Gildobensì delle responsabilità degli uomini”.

Valentina Severin

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