Attualità e Cronaca Rosa

Terrorismo in Italia: rafforzati controlli e sicurezza dopo la morte di Bin Laden

10-05-2011

Terrorismo in Italia: rafforzati controlli e sicurezza dopo la morte di Bin Laden

Gli USA cercano di dimostrarci con filmati e prove che Osama Bin Laden sia morto davvero. Il terrorista più ricercato al mondo. Eppure proprio a causa di questa misteriosa morte e dopo aver tirato un sospiro di sollievo per il duro colpo inferto all’organizzazione  Al Qaeda è necessario tornare alla realtà e cioè ammettere che il terrorismo non è stato sconfitto. Anzi. In un frangente come questo, dopo l’eliminazione di un capo è legittimo aspettarsi un atto di ritorsione. Rispetto ai primi anni il movimento paramilitare denominato

 

Al Qaeda è concretamente cambiata e non consta più di un solo gruppo a capo di varie cellule presenti in tutto il mondo. Ora vari gruppi agiscono autonomamente decidendo gli atti terroristici da porre in essere.  È diventato quindi piu’ difficile per l’intelligence antiterroristica nel mondo l’azione d’intercettazione e prevenzione degli attacchi. Gli apparati di sicurezza italiani hanno appreso la notizia dell’uccisione dello sceicco del terrore ancor prima che Obama desse l’annuncio televisivo. E subito si sono rafforzate le misure di sicurezza. Maggiori controlli alle frontiere, nelle stazioni negli aeroporti, nelle metropolitane in quanto “il rischio di ritorsioni terroristiche è reale ed elevato”.

 

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha inoltre inviato una circolare ai Questori ed ai Prefetti, contenenti tali indicazioni di sicurezza, tra le quali quella di innalzare al massimo la vigilanza sui vari obiettivi di Usa e Pakistan (i due paesi direttamente coinvolti nella morte di Bin Laden) nel nostro Paese. Dall’attentato alle Torri Gemelle di New York abbiamo imparato a convivere con tutte le disposizioni di sicurezza soprattutto aeroportuali che spesso ci danno la sensazione di non essere più liberi di muoverci e viaggiare. Ma sono misure necessarie che mirano alla nostra incolumità fisica. Collaboriamo quindi con le autorità vigilando e segnalando situazioni potenzialmente pericolose. Nella speranza che un giorno si possa realmente dire che il terrorismo è stato definitivamente sconfitto.

 
Paola Totaro

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