Attualità e Cronaca Rosa

Cannibale slovacco – Donna italiana forse tra le vittime

28-07-2011

Cannibale slovacco – Donna italiana forse tra le vittime

Tra le vittime di un cannibale della Slovacchia ucciso in uno scontro a fuoco dalla polizia, potrebbe esserci anche una donna italiana.

 

“HANNIBAL”. In un dossier riservato di 50 pagine, con fotografie terribili, dell’Interpol, si parla anche di una ragazza italiana di 28 anni. Un giallo dei più inquietanti e cruenti che si possano udire, quando cioè il protagonista è un cannibale. L’«Hannibal Lecter» slovacco potrebbe aver colpito anche in Italia.

 

VICENDA SLOVACCA. In Slovacchia la conoscono bene la storia di Curko, 43 anni, sposato e con due figli, che abitava in un villaggio di mille abitanti: Sokol. I vicini parlavano di lui come tranquillo e discreto. Un tranquillo cannibale però, che è stato ucciso dopo uno scontro a fuoco con la polizia slovacca lo scorso 10 maggio nel boschetto di Kysak, dove era stato attirato in trappola. Gli investigatori tramite le tracce lasciate dall’uomo nel computer e le coordinate Gps da lui segnate sono riusciti a risalire, già a fine maggio, a due vittime locali, Lucia Uchnarova di Snina e Elena Gudjakova di Oravske Vesele. Ma nel dossier si parla di un testimone che ha informato la polizia della possibilità dell’esistenza di un terza vittima, l’italiana appunto. Il testimone in questione è lo svizzero Markus Dubach, «salvato» dalla polizia proprio il 10 maggio. Doveva essere lui l’ennesima vittima. E come nel caso del più famoso «Hannibal» tedesco, Armin Meiwes, i sacrificati erano consenzienti. A confermarlo, oltre alla testimonianza di Dubach, ci sono le tracce lasciate da Curko con le due vittime locali.

 

MACABRO RITUALE. Il cannibale procedeva con un vero e proprio macabro rituale nell’ucciderle e mangiarle. Allo svizzero Dubach aveva parlato dei passati “trofei” della sua attività che erano riportati in una sorta di raccapricciante schedario. E fra i nomi annotati c’è anche quello di una ragazza italiana. Proprio queste immagini avevano sconvolto lo svizzero che aveva cambiato idea e deciso di denunciare alla polizia il cannibale attirandolo in una trappola.

 

DOSSIER. Lavoro arduo si presenta ora agli investigatori italiani che dovranno verificare i vari profili compatibili rilevati tra le donne 28enni scomparse negli ultimi 12-24 mesi. L’Interpol ha trasmesso all’Italia il dossier che documenta come tra i database di Curko sia stata trovata una foto di un seno durante la cottura e che secondo gli inquirenti sarebbe la prova dell’esistenza di una terza donna. Lavoro quasi impossibile in attesa di scoprire da quanto tempo operasse Curko. Qualche indizio potrebbe essere rimasto sul computer della presunta vittima. Non si può escludere inoltre che l’uomo avesse inventato la storia della ragazza italiana per colpire Dubach. Ma il ritrovamento delle prime due vittime non lascia ben sperare.

 

SIMILITUDINI CON IL CANNIBALE TEDESCO. L’altro punto di contatto con il più famoso Meiwes, il cannibale tedesco è la professione: Curko come Meiwes era un tecnico di computer, e come lui cercava le sue vittime sul web. Infatti c’è un particolare che lascia sgomenti: l’uomo avrebbe iniziato per scherzo trovando dei «clienti» pronti ad assecondare la sua latente antropofagia.

 

UN MONDO FOLLE. C’è tutto un terribile mondo dietro il cannibalismo. Basta cercare sul web per rendersene conto. Un mondo folle e pericoloso. Il cannibale tedesco ha pubblicato la propria biografia parlando del sapore che avrebbe la carne umana. Nelle tragedie come quella di Oslo possiamo trovare almeno un movente “rassicurante” e razionale nella deviazione politica o religiosa. Ma per il cannibalismo si tratta di una doppia follia: carnefice e vittima unite da un macabro rituale di morte ed illusioni di rinascita oppure di eternità. Con l’aiuto del web, che anche in questo caso si è rivelato ottimo strumento.

 

Paola Totaro

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