Psicologia

Colloquio di lavoro. Farlo bene è fondamentale! – I consigli di Roba da Donne

12-09-2011

Colloquio di lavoro. Farlo bene è fondamentale! – I consigli di Roba da Donne

Per trovare un posto di lavoro fare un buon colloquio è fondamentale! Un’esperta ci spiega come renderlo vincente!

Anche ai più sicuri di se è sicuramente capitato di presentarsi ad un colloquio di lavoro e rimanere spiazzati per le domande poste o per un esito negativo nonostante la sensazione di essere piaciuti.

Pensiamo poi ai più timidi, che davanti a queste possibilità rinunciano proprio al colloquio o reagiscono chiudendosi in un mutismo invalicabile.

Ma allora… qual è il segreto per fare un buona impressione durante un colloquio di lavoro?

Vediamo come può aiutarci la Psicologia!

La prima cosa da ricordare è non sottovalutare i selezionatori: può capitare di essere ascoltati da un dirigente annoiato o troppo indaffarato a far altro ma la maggior parte delle volte abbiamo di fronte chi ha fatto della selezione del personale una professione vera e propria.

Quindi presentiamoci al colloquio preparati e attenti ad ogni minimo dettaglio, sia nell’abbigliamento curato, che nella stesura del curriculum che nell’atteggiamento con cui ci poniamo.

Seconda cosa importante: rispondiamo agli annunci che ci interessano davvero e mostriamoci seriamente interessati alla posizione. La motivazione è ben visibile anche agli occhi di un inesperto e se al contrario pensate che un lavoro valga l’altro, l’unica possibilità di successo è trovarsi davanti un selezionatore più demotivato di voi.

Bastano le parole per convincere? No… il linguaggio verbale è importante ma lo è ancora di più il linguaggio non verbale.

E allora impariamo ad utilizzare il linguaggio del nostro corpo per inviare messaggi chiari.

  • Partiamo dalla postura: non buttatevi sulla sedia a peso morto perché dimostra un atteggiamento di disinteresse ma ugualmente non rimanere impettiti senza toccare la sedia con la schiena o addirittura appoggiati con le braccia alla scrivania e sporti verso il selezionatore perché così facendo invadete il suo spazio, risultando oppressivi.
  • Le mani sono uno specchio dell’anima, come gli occhi! E allora non gesticolate, non mangiatevi le unghie e non tormentate un anello ma tenetele in grembo, come durante un’amabile conversazione con un amico. Se avete un orologio non guardate l’ora in continuazione, anche se vi sembra di non essere visti! Nessuno può sapere le vostre reali motivazioni che vi spingono a farlo e appare solo un modo per dire “Ci sbrighiamo?!”.
  • Fate poi in modo che anche gli occhi siano vostri alleati: non esagerate con un fermo contatto perché potete incutere soggezione, scegliete invece una via di mezzo cioè né troppo sfuggenti, né troppo insistenti. I movimenti degli occhi sottolineano infatti se siete a vostro agio o meno.
  • Preferite poi un tono di voce amichevole e rilassato, per dimostrare che è piacevole dialogare e passare del tempo con voi. Questo è infatti un aspetto molto importante che un’azienda valuta nel momento in cui deve scegliere di inserire una persona per 4-8 ore al giorno in un determinato settore, in stretto contatto con altri dipendenti: il clima aziendale è largamente condizionato dai rapporti tra colleghi. Cercate quindi di preferire un’alternanza di sorrisi e risate (nei momenti giusti!) e di evitare toni di sfida o di sarcasmo.
  • Un altro consiglio essenziale è quello di andare preparati al colloquio di lavoro, sia sulle tematiche riguardanti il posto vacante ma anche con affermazioni su di voi che vi descrivano al meglio. Visitate poi il loro sito web così da mostrarvi preparati sull’azienda e sui servizi che offre. Più che ricercare cosa l’azienda può fare per voi, dimostrate di sapere bene cosa invece voi potete apportare per il bene dell’azienda.
  • Fate attenzione poi alle domande che ponete. Non assillate l’esaminatore con la vostra ansia sul quando saprete l’esito del colloquio o peggio ancora su quanto sarà il compenso.
  • Quest’ultimo è sì un argomento essenziale per la scelta del lavoro ma è un’arma a doppio taglio poiché una domanda posta male può inficiare l’intero corso del colloquio.
  • Per non rischiare di mostrarvi venali, camuffate la domanda chiedendo, per esempio, a che livello del CCNL intendono assegnarvi… l’importo del compensò sarà poi facilmente deducibile!
  • Siate poi attenti nel non mostrarvi alla ricerca disperata di un lavoro o pronti ad accettare qualsiasi proposta con qualsiasi modalità di svolgimento. Può anche essere vero ma siate furbi e non lasciatelo trasparire!
  • Cercate quindi di porre domande dirette e specifiche sul lavoro (preparatele prima!) e soprattutto ascoltate le risposte. Nel caso in cui vi richiamino… non sarebbe bello fare la parte degli smemorati!
  • Infine, ma non per minore importanza, ricordatevi le buone maniere!
  • Date sempre del “lei” anche se l’interlocutore può avere la vostra età, salutate quando entrate, date la mano in modo deciso (ma non troppo) e salutate prima di andar via, ricordandovi di ringraziare per la possibilità offertavi di sostenere il colloquio.

E poi… IN BOCCA AL LUPO!!

Dott.ssa Cristina Colantuono

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