Attualità e Cronaca Rosa

Ustica – Lo Stato risarcirà i parenti delle vittime della strage

13-09-2011

Ustica – Lo Stato risarcirà i parenti delle vittime della strage

A 31 anni di distanza dalla strage di Ustica, è stata emessa una sentenza di risarcimento da parte dello Stato ai familiari delle vittime.

 

LA SENTENZA – Il giudice Paola Protopisani del Tribunale di Palermo ha deciso che i familiari delle 81 vittime dell’incidente aereo di Ustica dovranno essere risarciti. Una cifra totale che si aggira intorno ai 100 milioni di euro e che dovrà essere sborsata dai ministeri della Difesa e quello dei Trasporti. Le accuse riguardano l’incapacità di garantire la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Atavia e l’occultamento della verità attraverso vari depistaggi e insabbiamenti. L’epilogo del processo civile  secondo i legali “rende giustizia alla sofferenza pluritrentennale dei familiari delle vittime, che oltre ad aver perso i loro cari, hanno anche dovuto anche subire l’umiliazione dei depistaggi da parte di alcuni soggetti deviati dello Stato“.

LA RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI – Sempre secondo i legali, sarebbe stato un missile di nazionalità statunitense o francese ad abbattere il volo del DC9 Itavia. Tesi peraltro avvalorata dallo stesso ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ai tempi interrogato durante il processo. Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, si dimostra incredulo nei confronti dell’ultima decisione avvenuta nel Tribunale di Palermo. “La Cassazione e diverse sentenze del Tribunale di Roma hanno accertato che nessun altro aereo era in volo in prossimità del DC9 Itavia in quelle stesse ore. Si è trattato dell’esplosione di una bomba in volo, dunque non si sa su quali basi e documenti il giudice Protopisani sia giunto a questa conclusione“, ha affermato Giovanardi.

SI STRAVOLGE LA PERIZIA – La tesi dell’esplosione della bomba in volo ha retto fino in Cassazione. Ma con la sentenza del Tribunale di Palermo si ritorna a parlare di missile o di collisione fra jet militari. Questa teoria si sposa alla perfezione con delle registrazioni di alcuni operatori radar di stanza a Grosseto che non essendosi accorti di avere il microfono aperto, hanno avuto uno scambio di battute riguardanti degli aerei americani e di alcune loro spericolatezze in volo. Inoltre il sud del Tirreno è da molto tempo teatro di esercitazioni NATO e proprio in quei giorni dell’estate dell’80, erano avvenute diverse penetrazioni di aerei militari libici nello spazio aereo italiano. Con la cadute del regime di Gheddafi infatti, si spera di poter indagare più liberamente sugli atti della strage di Ustica. La sentenza di ieri comunque riapre un capitolo della storia italiana che sembrava essere stato chiuso ed accantonato. Ma come le salme di sole 38 vittime sono emerse nel mare del Tirreno, anche la verità, dovessero passare anche altri trent’anni, verrà a galla. E questo è solo l’inizio.

 

Elisa Renna

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