NO-TAV. Al via i cantieri. Nuova manifestazione di protesta domenica.

29-06-2011

NO-TAV. Al via i cantieri. Nuova manifestazione di protesta domenica.

Questa mattina le ruspe hanno cominciato a lavorare ai cantieri presso la Maddalena di Chiomonte (Torino), dove ieri le forze dell’ordine avevano sgomberato il presidio NO-TAV. I manifestanti avevano tentato di impedire la partenza dei lavori per la costruzione della rete ferroviaria ad Alta Velocità. I trenta operai dell’impresa appaltatrice sono stati scortati dalla Polizia.

 

CALMA APPARENTE. La calma è momentaneamente ristabilita ma già questa sera è prevista una fiaccolata a Susa contro i lavori. E dal web riparte anche l’invito a non abbandonare la lotta: «In questo momento alcune decine di persone stanno partendo da Bussoleno per raggiungere Chiomonte e arrivare fino al primo sbarramento di polizia. Chi può vada direttamente a Chiomonte a dare man forte». All’appello hanno risposto già decine di NO-TAV della val di Susa.

 

MANIFESTAZIONE NAZIONALEL’unione Sindacati di base insieme ai NO-TAV hanno organizzato una marcia per domenica 3 luglio, da Susa a Chiomonte contro i lavori dell’Alta Velocità. L’unione ha anche lanciato l’idea di uno sciopero generale e popolare. Il leader di  Rifondazione Comunista ha già aderito all’iniziativa: «L’occupazione militare della Maddalena a Chiomonte non chiude la battaglia contro la Tav, opera dannosa per la valle e per le tasche degli italiani, con i suoi 20 miliardi di spesa per lo Stato italiano». Beppe Grillo ha confermato che ci sarà domenica 3 luglio: «Domenica in Val di Susa ci sarà una marcia di tutti i valligiani e di ogni italiano che vorrà sostenerli contro la Tav, contro ogni speculazione, contro ogni intimidazione, contro un’opera insensata. Io ci sarò, non vedo l’ora di esserci, tutti dovremmo andare in Val di Susa. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure».

 

MOTIVI DELLA PROTESTA. Alla base della protesta vi è la convinzione che la linea ad alta velocità progettata in Val di Susa sia un’opera inutile alla popolazione italiana ed europea, più che altro voluta da varie lobby che intravedono la possibilità di ingenti profitti. In particolare i No TAV evidenziano che la linea attuale (Ferrovia del Frejus) ha ancora ampi spazi di utilizzo e gli studi che indicano come sicuro un aumento del traffico sulla direttrice Torino Lione non sono realmente attendibili ed imparziali. Inoltre la realizzazione della nuova linea ferroviaria devasterebbe il territorio della valle. La Valutazione di impatto ambientale è ancora in fase preliminare.

Paola Totaro

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