Attualità e Cronaca Rosa

PAROLISI ARRESTATO 3 macchie di sangue lo inchioderebbero

19-07-2011

PAROLISI ARRESTATO 3 macchie di sangue lo inchioderebbero

Il marito di Melania Rea Salvatore Parolisi è stato prelevato dalla caserma di Ascoli dove era tornato a lavorare: è accusato di omicidio pluriaggravato dal vincolo di parentela e crudeltà, che prevede la pena dell’ergastolo, e vilipendio di cadavere in eventuale concorso con altri.

 

Tra gli elementi ritenuti importanti vi sono tre macchie di sangue rilevate dalla sua auto dai Ris dei carabinieri. Le macchie erano state individuate il 20 aprile ma ai tempi Parolisi non era ancora un indagato quindi non si era potuto procedere.

 

Una settimana fa quando nei confronti del marito della donna è stato aperto il fascicolo per omicidio l’auto è stata sequestrata e sono state rilevate tracce evidenti di smacchiature.

 

AGGIORNAMENTO – 19/07/2011 ore 12.00
ORDINANZA D’ARRESTO. Il Gip ha quindi accolto la richesta dei pm di arresto di Parolisi. I motivi principali della necessità di detenzione per l’uomo sono il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Nell’ordinanza si legge che ad inchiodare il caporalmaggiore, sono stati i risultati dell’autopsia effettuata dai medici legali Adriano Tagliabracci e Sabina Canestrai, i quali hanno stabilito che l’omicidio Melania sia avvenuto proprio nel lasso di tempo in cui il marito dice che si trovava con Melania e la figlioletta a colle San Marco (Ascoli Piceno). Parolisi e la moglie erano usciti di casa a Folignano tra le 14 e le 14.20 e lui è rientrato con la bambina, ma senza Melania, al pianoro intorno alle 15.30. Ed è proprio in questo spazio temporale i medici legali hanno collocato la morte di Melania, avvenuta al Bosco delle Casermette, ma anche lo studio degli schizzi di sangue.
RELAZIONE CON LA SOLDATESSA. I magistrati che hanno effettuate le indagini hanno ritenuto determinate la relazione extraconiugale tra il Parolisi e Ludovica la soldatessa che il caporalmaggiore aveva conosciuto durante un addestramento. Indizi molto importanti quelli derivanti dai messaggi cancellati il 19 aprile tra Parolisi e l’amante dai quali si evince una pressione di lei nel volere che l’uomo lasciasse la moglie. I messaggi sono stati recuperati grazie ad una rogatoria internazionale negli Stati Uniti. Il 23 aprile Pasqua, Salvatore Parolisi avrebbe dovuto recarsi a Roma per conoscere i genitori di Ludovica, la sua amante che nel frattempo gli avevano già prenotato una stanza d’albergo. Quel giorno Parolisi avava intenzione di  presentarsi dall’amante già con la notizia d’aver lasciato la moglie. Nell’ordinanza del gip vengono evidenziati inoltre i comportamenti tenuti da Parolisi la denuncia della scomparsa della moglie. Infatti non ha partecipato alle ricerche ma si è preoccupato di cancellare il profilo facebook col quale chattava con l’amante.

LE REAZIONI. “Abbiamo chiesto che la piccola Vittoria stia con i nonni materni, ma è giusto che possa continuare a vedere i famigliari di Salvatore. Loro lo difendono ed è naturale che sia così” Queste le parole di Michele Rea, fratello di Melania, dopo l’arresto di Parolisi. “La bambina ora è da noi. Dobbiamo tutelarla, per lei sogniamo un futuro sereno e un’esistenza tranquilla”. Riguardo il cognato, Michele Rea ha commentato: «Mia sorella è stata uccisa con una inaudita ferocia: non so se sia stato davvero Salvatore, ma è avvenuto in modo animalesco. Speriamo che possa essere la fine di un incubo. Ci auguriamo che si possa arrivare a chiudere questo cerchio.  Ed ha aggiunto – È una notizia che mi fa stare male, anzi malissimo”. Mauro Gionni, avvocato della famiglia Rea, ha invece dichiarato: «L’arresto era nell’aria. Ora bisognerà leggere l’ordinanza del gip. Ma già dalla perizia medico legale emergevano grandi elementi a carico di Parolisi. L’arresto è la diretta conseguenza delle indagini sin qui svolte».

 


AGGIORNAMENTO 19/07/2011. Ore 15.00

DOPO L’ARRESTO. “Io in carcere, l’assassino di mia moglie libero”. Ha reagito così Salvatore Parolisi dopo aver ricevuto la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare. Ora si trova ora nella caserma dei carabinieri, alla presenza dei suoi legali, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Non risultano altre persone iscritte nel registro degli indagati. L’interrogatorio di garanzia è atteso per mercoledì. Molto sconvolto Gennaro Rea, il padre di Melania che dichiara: “Gli auguro tutto il male. Per anni ho conosciuto un clone di Salvatore”

TRASFERIMENTO DEGLI ATTI. Scontato ora un trasferimento degli atti alla Procura di Teramo, che il gip potrebbe aver deciso contestualmente all’accoglimento della richiesta dei magistrati ascolani.

 

 

AGGIORNAMENTO DICHIARAZIONI E ALBERGO PRENOTATO AD AMALFI 19/07/2011. Ore 18.00

Analizzate dal Gip intercettazioni ambientali di Parolisi. Alcuni “dialoghi con se stesso” in auto confermerebbero la sua omertosità processuale. Ecco le frasi pronunciate <<Devo Farmi 30 anni… ma ti strapperò il cuore>> e ancora << non farti fregare, usa il cervello, usa il cervello>>.

 

I genitori di Melania Rea intanto dichiarano che erano a conoscenza, al contrario di quanto dichiarato inizialmente, della relazione con la soldatessa con il quale il caporalmaggiore sarebbe stato a telefono ben 25 minuti dopo aver denunciato della “scomparsa” della moglie. CONFERMATA anche la prenotazione alberghiera da parte dei genitori dell’amante di parolisi ad Amalfi dove i due avrebbero trascorso una giornata. I genitori della soldatessa conoscevano personalmente Parolisi che avrebbe promesso di lasciare la moglie per fidanzarsi ufficialmente proprio con Ludovica

 

Notizia in continuo aggiornamento >> aggiornamenti nelle prossime ore su questa pagina

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