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Zambia. Il reality per le prostitute in cerca di marito

25-07-2011

Zambia. Il reality per le prostitute in cerca di marito

Ready For Marriage (Pronte per il matrimonio), questo il nome del reality, è andato in onda per la prima volta lo scorso 11 luglio su Muvi TV, canale televisivo dello Zambia. Le concorrenti? 18 prostitute che vogliono dare una svolta alla loro vita e alla loro attuale condizione (molte di loro erano ancora per strada fino a pochi giorni prima l’inizio dello show). Esse verranno aiutate a trovare marito e a sposarsi. La vincitrice riceverà un premio in denaro di 9 mila dollari (circa 6.200 euro) e avrà tutte le spese nuziali pagate.

 

Dopo “Il Grande Fratello”, “Amici”, “L’isola dei famosi” e chi più ne ha più ne metta, ecco che un nuovo reality arriva niente meno che dallo Zambia. “Nuovo” non solo perché recente, ma “nuovo” anche per la sua particolare tipologia. Infatti i protagonisti non sono ragazzi o ragazze in cerca di notorietà, ma prostitute che vogliono sistemarsi e condurre una vita normale. L’obiettivo della trasmissione è quello di aiutare queste ragazze ad abbandonare la strada alla quale sono costrette e a dare loro una seconda chance nella vita, considerando anche l’elevato tasso di diffusione dell’AIDS in Africa.

 

Una di esse, Precious Kawainga, è anche ragazza-madre (ma non è la sola) e ha iniziato a fare la prostituta dopo essere stata abbandonata dal suo compagno. Ha dichiarato che deve pensare prima di tutto a sfamare i suoi bambini.

Precious Kawainga, concorrente del reality

 

 

 

 

 

 

Intanto il Paese si divide tra le polemiche che sono arrivate ben presto, specialmente da parte della Chiesa locale che accusa la trasmissione di corrompere i valori e la moralità della società. Altri invece sono favorevoli sostenendo che se davvero le concorrenti poi cambieranno vita, allora non ci sono problemi di alcuna natura.

Per risolvere questo dilemma, la tv africana che organizza lo show ha promesso di offrire a tutte le concorrenti un premio in denaro (circa 1.500 dollari, cifra che per noi italiani potrebbe sembrare irrisoria ma per un africano ha un valore completamente differente) e un lavoro a tempo indeterminato.

 

Francesca NumeratiIl mio blog

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