Psicologia, Sesso e Sessualità Femminile

La Prima Volta – esiste un’età giusta?

11-08-2011

La Prima Volta – esiste un’età giusta?

Esiste un’età giusta per la prima volta, per decidere quando si è pronti per fare l’amore? Il dato di fatto è che l’età della “prima volta” si è abbassata di molto rispetto gli ultimi decenni e quindi ora ci troviamo alle prese con alcuni problemi correlati alla situazione odierna. A livello mondiale 1/3 dei nuovi casi di sieropositività riguarda la fascia d’età 15-24 anni ed il rischio è più elevato tra le adolescenti di sesso femminile rispetto al sesso opposto. Pare quindi che questa tendenza non sia suffragata anche da un aumento di informazione e cultura sessuale, e questo no è un bene.

 

Nel periodo adolescenziale i giovani iniziano a confrontarsi con una sessualità ormai adulta, fatta di impulsi genitali, voglia delle prime esplorazioni sessuali e di una stabile relazione sentimentale. I primi “flirt” sono una tappa molto importante, perché rappresentano i primi veri tentativi di distacco affettivo dalla famiglia: si cerca ora l’intimità con un’altra persona ed il ripristino del senso di appartenenza, vicinanza e sicurezza che il rapporto con i genitori non può più offrire.

 

Ma a quale età è giusto fare l’amore? Non c’è un’età giusta e concedere il proprio corpo è un atto che deve essere messo in pratica nelle migliori condizioni possibili e richiede quindi tempo, fiducia, rispetto e sentimenti reciproci. I ragazzi che oggi perdono la verginità a 12-13 o 14 anni non sempre sono pronti, né probabilmente informati correttamente sui metodi contraccettivi o sui pericoli di malattie infettive. Non sono da escludersi infatti anche malattie “minori” come la Candida: a volte lo spauracchio dell’Aids e della prevenzione alla sieropositività ci fa dimenticare che i rischi venerei sono moltissimi, non tutti mortali ma che possono condurre a patologie importanti.

 

Ed infatti secondo recenti studi svolti su un campione di oltre 1000 ragazzi, la SIGO – Società italiana di ginecologia e ostetricia, il “sesso sicuro” è un argomento poco conosciuto tra i giovanissimi: in pochi usano preservativi o altri contraccettivi: il 16% delle ragazze prende la pillola, il 19% ha dichiarato di non usare contraccettivi, il 23% di loro si dimentica di usarli ed 1 su 3 ha dichiarato di pensare di metterli nella valigia delle vacanze. Ancora più allarmante è il dato secondo il quale 1 ragazza su 4 ha utilizzato la “pillola del giorno dopo” almeno una volta nella vita.

 

La giovane età porta potenzialmente a relazioni poco stabili: quando di base il partner è occasionale, l’atto sessuale avviene soltanto per soddisfare un bisogno fisico ed in tal caso prevale solo la ricerca del piacere;  quando un legame affettivo è consolidato ed è basato sull’amore il rapporto sessuale assume significato di comunicazione profonda e di forte unione diventando un’esperienza formativa per l’individuo. Un partner soddisfatto sessualmente prova piacere per se stesso e ciò si riflette positivamente anche sul legame di coppia, al contrario la fugacità e la voglia di sperimentarsi presto, può portare a ricordi deludenti della prima volta specialmente se legati ad episodi dolorosi.

 

MA QUALI SONO LE CAUSE DI TALE ABBASSAMENTO D’ETA’? Per gli adolescenti la prima volta è un evento, se non l’evento tanto che ne parlano come se avessero superato una prova, un esame fondamentale per la vita che influenzerà tutte le relazioni successive: un fallimento a volte può provocare una forte angoscia ed un’insicurezza cronica, compromettendo la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. È la smania di viverlo a spingere a farlo il prima possibile. Il debutto sessuale è visto anche come quasi un rituale d’iniziazione, il superamento del confine tra l’infanzia, la separazione dai genitori e la vita adulta, lo sperimentarsi come adulti.

 

Non si può poi parlare della forza emulativa e della potenza dell’influenza amicale: i maschi ricevono più pressioni da parte degli amici che hanno già fatto quell’esperienza. Tirarsi indietro può voler significare il diventare lo zimbello della comitiva come anche il sentir messe in discussione caratteristiche personali legate alla virilità ed al coraggio.

 

IL VALORE DELLA VERGINITÀ Riguardo alla verginità, invece, i valori oggi si sono rovesciati: prima una ragazza non illibata perdeva di valore, adesso invece una giovane donna vive il primo rapporto sessuale come una valorizzazione della propria persona, al contrario è accusata di essere “all’antica”. A prescindere dai tempi che corrono, il sesso è una componente tanto importante nella vita di un uomo quanto delicata da vivere per le conseguenze che porta con se. A qualsiasi età ci si accosta per la prima volta è però essenziale compiere scelte ragionate e consapevoli, siete d’accordo?

 

 

Ho scritto questo articolo con l’aiuto della Dott.ssa Cristina Vannuzzi
Dott.ssa Cristina Colantuono
[email protected]

cosa ne pensi?