Attualità e Cronaca Rosa

Sfruttamento della prostituzione a favore di Berlusconi. All’Arcuri venne proposto ma rifiutò

15-09-2011

Sfruttamento della prostituzione a favore di Berlusconi. All’Arcuri venne proposto ma rifiutò

Si è chiusa l’inchiesta della Procura di Bari intorno ad un presunto giro di escort gestito dall’imprenditore barese Giampaolo Tarantini. Anche a Manuela Arcuri venne offerto di prostituirsi. Gli indagati per sfruttamento della prostituzione sono otto. Tra loro figura anche Sabina Began, soprannominata l’Ape Regina oltre a Tarantini ed al fratello Claudio l’avvocato brindisino Salvatore Castellaneta (detto Totò) e l’amico di Gianpi, Massimiliano Verdoscia.

NOTIFICA. A conclusione quindi delle indagini preliminari la Guardia di Finanza ha notificato questa mattina agli interessati l’avviso della conclusione della fase istruttoria con la rilevazione di 28 capi d’imputazione. Tra i reati contestati oltre il favoreggiamento della prostituzione troviamo l’associazione per delinquere.

 

  

ARCURI. Fa scalpore leggere tra gli atti relativi alle indagini, il tentativo di Tarantini di far prostituire anche Manuela Arcuri. In cambio le promise che il premier l’avrebbe favorita nella conduzione del Festival di Sanremo, ma lei rifiutò. L’Arcuri la troviamo in due capi d’imputazione. Uno riguarda il solo Tarantini per un episodio del 10 dicembre 2008: secondo gli investigatori, avrebbe appunto, cercato di indurre Arcuri “a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che egli l’avrebbe favorita per la conduzione del festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto opposto della stessa“. In un altro episodio, oltre a Tarantini, è coinvolta la showgirl Francesca Lana: in due circostanze, il 25 gennaio e l’11 febbraio 2009, Tarantini e Lana avrebbero compiuto – è detto nel capo di imputazione – “atti idonei e diretti in modo non equivoco a indurre Manuela Arcuri a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi prospettandole la possibilità di un personale interessamento di quest’ultimo (sollecitato vieppiù dalla stessa Arcuri) per consentire la partecipazione del fratello ad una trasmissione televisiva, non riuscendo a portare a termine il loro proposito per ragioni indipendenti dalla loro volontà». Francesca Lana è nota alle cronache mondane soprattutto per essere molto amica di Manuela Arcuri, e per le famose foto hot fatte con lei.

 

BEGAN. L'”Ape Regina”, Sabina Began, la favorita del premier, portò tre ragazze a Palazzo Grazioli di cui almeno una si sarebbe prostituita con Berlusconi. Le tre reclutate da lei e Tarantini, si legge in uno dei capi d’imputazione, furono “Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone (detta Monia) e Roberta Nigro“, ne favorirono e sfruttarono “l’attività di prostituzione della prima, esercitata, in favore di Silvio Berlusconi, presso la sua residenza romana, dietro pagamento di corrispettivo in denaro, provvedendo, in particolare, il Tarantini, ad istruire le stesse sulle modalità comportamentali da assumere, sulle finalità della serata, a sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne, e a mettere a loro disposizione un’autovettura per raggiungere palazzo Grazioli“. I reati sarebbero stati commessi tra il 30 agosto e il 6 settembre 2008.

100 MILA INTERCETTAZIONI. Impressionante il numero di intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate fino all’estate del 2009: più di centomila. Fu la escort Patrizia D’Addario a dare il via al caso nel momento in cui decise di informare la Procura di Bari, di aver trascorso una notte con il presidente del Consiglio a Palazzo Grazioli (residenza romana del premier) ed aveva depositato alla procura video, foto e registrazioni delle sue visite. Era stato proprio Tarantini a contattarla.  Secondo la procura, infatti, Tarantini avrebbe utilizzato escort o donne immagine per ottenere contatti utili in ambienti politici per le sue attività imprenditoriali.
INDAGINI PARALLELE. Droga e sfruttamento della prostituzione e intrecci tra sanità pubblica e politica in Puglia. Sono queste le due indagini parallele che hanno avviato i magistrati pugliesi.
Paola Totaro

 

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