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Mensa ridotta perché i genitori non pagano la retta. Bambini a pane ed acqua. Cesate

20-09-2011

Mensa ridotta perché i genitori non pagano la retta. Bambini a pane ed acqua. Cesate

Siamo a Cesate, nel milanese, e la storia che sto per raccontarvi è una delle più tristi degli ultimi mesi.

La scuola elementare in questione è stata protagonista di una vicenda che sta scuotendo l’opinione pubblica. I suoi piccoli alunni, con un’età che non supera gli undici anni, sono tenuti da inizio anno scolastico ad un regime di pane e acqua (nello specifico, è concesso loro anche del formaggio e del succo di frutta) a causa delle insolvenze economiche dei loro genitori, che ad oggi non hanno ancora pagato le rate della mensa scolastica.

In un totale di circa 800 bambini, gli interessati alla vicenda sono passati da 300 a circa 30. Come spiega anche il sindaco di Cesate, Roberto Della Rovere, negli ultimi mesi molte famiglie hanno evitato di pagare le normali tasse scolastiche, previste per il rifornimento della mensa. Di conseguenza, il buco in bilancio formatosi all’interno del Municipio ha costretto gli addetti ai lavori a prendere questa drastica decisione : fornire un pasto “minore” ai bambini le cui famiglie risultavano inadempienti, un pasto che, specifica il sindaco, è completamente a carico del Comune.

La situazione attuale vede insieme bambini che mangiano pasti sani e completi e bambini che si accontentano di un misero rancio.

Le polemiche che si sono sollevate battono su un punto decisivo: non è questa la soluzione per limitare i problemi, perché non è giusto che dei bambini innocenti vivano un disagio per colpa dei loro genitori. Questo è il pensiero anche di una delle maestre della scuola elementare, nonché consigliere d’opposizione comunale, che ha denunciato il fatto sabato mattina, dopo essersi accorta di ciò che stava succedendo in mensa.

La situazione è sicuramente discutibile: possono, dei bambini così piccoli, subire l’umiliazione del rancio, davanti a tutti i loro compagni?

Quale soluzione  si potrebbe adottare?

Beatrice Niciarelli Il mio Sito

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