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Viaggio a Londra: “surreale ma bella” come in Nottingh Hill

22-04-2011

Viaggio a Londra: “surreale ma bella” come in Nottingh Hill

Ecco l’aggettivo giusto per Londrasurreale ma bella!” come dice Hugh Grant a Julia Roberts nel popolare film Nottingh Hill e omonimo quartiere assolutamente da non perdere con le sue casette basse e colorate a due passi dall’allegro e festoso via-vai di turisti affascinati dai curiosi oggetti delle bancarelle di Portobello Road. Siamo parlando di una città affascinante e romantica con milioni di luci e colori che gradualmente alla sera si moltiplicano e si accendono dando nuova vita a palazzi, strade e monumenti che si risvegliano dalla loro tipica austerità.

Trafalgar Square con i suoi quattro leoni mastodontici a fare la guarda all’Ammiraglio Nelson, il London Bridge che si fa accarezzare dolcemente dalle acque del Tamigi, The National Gallery con importantissime opere d’arte (cito i Girasoli di Van Gogh tanto per dirne uno!) che quasi fanno tornare in vita artisti, personaggi storici e paesaggi; Piccadilly Circurs inondata di turisti ammaliati dalle scritte dei megaschermi tra i più famosi al mondo, il Big Ben, il London Eye e la Cattedrale di Westminster, a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, regalano agli occhi uno spettacolo indimenticabile.

Surreale perchè palazzi e monumenti antichi si alternano a moderni grattacieli, per non parlare di Oxford Street: mega-store che conta 2 km di abbigliamento, accessori, giocattoli e molto altro, dove sopratutto al sabato pomeriggio vi troverete trasportati da una folla di acquirenti posseduti dal demone dello shopping!

Surreale è la metropolitana (per gli inglesi the Tube), con quell’odore di sotterraneo che impregna i vestiti, popolata da migliaia di persone che vivono l’underground con assoluta naturalezza; ci si incanala tutti sulle scale mobili,rigorosamente sulla destra per lasciare a chi ha fretta lo spazio per correre ma in lontananza si sente una musica, “Time of your life” dei Green Day: è un giovane ragazzo che con la sua chitarra ci intrattiene in cambio di qualche monetina mentre percorriamo i cunicoli di Victoria Station. Gettare qualche penny nel suo cappello è un po’ come lanciarlo nella nostra Fontana di Trevi: non si può far altro che desiderare di tornare a Londra, grati di tante emozioni da portare in Italia come il più bel souvenir!

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