Yara Gambirasio: l’accanimento dei giornalisti ha distrutto la sua famiglia
02-04-2011
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Chi parla è la madre della piccola Yara Gambirasio, uccisa barbaramente nella zona di Chignolo d’Isola, una località vicino casa a Brembate Sopra (Bergamo). Esprime con precisione il suo disappunto: “Ci state togliendo ogni speranza di costruire un nuovo equilibrio familiare, non giustifichiamo il continuo accanimento dei giornalisti nel ricercare documenti, fotografie inedite e addirittura video della nostra Yara“. Così dice ribadendo ancora che prima della pubblicazione di tutto questo materiale si erano già espressi mostrandosi fermamente contrari.
La famiglia Gambirasio, infatti, impegna le sue forze per ricostruire un equilibrio per trovar e la forza, a fronte del barbaro omicidio di Yara, di ricominciare da capo. Oltre all’elaborazione di un lutto le cui cause sono ingiustificabili e orribili si aggiunge anche il peso di dover far fronte a un bomardamento mediatico senza fine da parte di tv, internet, radio e new media.
Questa dichiarazione della mamma di Yara è stata affidata all’Ansa la famosa agenzia, delegata a diffondere il comunicato presso le redazioni giornalistiche di tutto il paese nel quale si richiede di cessare la diffusione di materiale relativo alla piccola Yara Gambirasio che, tra l’altro, rappresenta del materiale perfettamente in utile al fine delle indagini. “Non nascondetevi dietro al paravento del diritto alla cronaca, abbiate umiltà e rispetto per la nostra condizione umana. Vogliamo costruire un equilibrio nuovo nella nostra famiglia e non ci state aiutando. Famiglia Gambirasio”
Anche la nostra redazione di Roba da Donne Magazine, non diffonderà più materiale relativo alla triste vicenda di Yara se non per aggiornare, come si spera, sulla cattura del suo omicida, che ci auguriamo possa scontare la pena più dura possibile.
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