Morta la bimba di 22 mesi di Teramo dimenticata in auto dal padre.

Elena Petrizzi, la piccola di 22 mesi dimenticata dal padre in auto il 18 maggio scorso a Teramo, non ce l’ha fatta. Ieri alle 17 i medici ne hano dichiarato la morte celebrale. La legge prevede un’attesa ulteriore di 6 ore dopo la dichiarazione di morte, che si è conclusa ieri sera alle 23 con la conferma del decesso. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi.

 

I FATTI. Il dramma risale a mercoledì scorso quando il padre, un professore universitario di medicina veterinaria dell’università di Teramo, dopo la mattinata lavorativa si reca all’auto per tornare a casa. Solo in quel momento si rende conto di aver dimenticato la figlia nella vettura, invece di portarla al nido. Subito sono stati attivati i soccorsi. Una volta giunta in Ospedale ad Ancona la bimba è stata sottoposta ad un intervento volto a ridurre l’edema celebrare che le era stato riscontrato, ma nonostante questo tentativo la bimba non ha superato lo stato di coma. Già ieri alle 13 l’elettroencefalogramma della piccola Elena risultava piatto.

 

DONATI GLI ORGANI. Riferendosi all’espianto autorizzato dai genitori la Dottoressa Fracesca De Pace, Coordinatrice delle attivita di trapianto dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona ha usato queste parole: “Bisogna ammirare tantissino il gesto di questi genitori, perché da questa morte nasce la vita, una nuova speranza. Un gesto prezioso che forse riuscirà a far superare questa tragedia”. La dottoressa è apparsa particolarmente provata. Infatti ha dichiarato “in 23 anni di trapiantologia non ho nai visto una bimba così piccola, è stata molto dura anche per noi”. Per quanto riguarda la destinazione degli organi la dottoressa De Pace ha affermato che “c’è un gran bisogno di organi pediatrici, sappiamo solo che c’è un bimbo di un anno cui serve il fegato ed un altro di meno di un anno che ha bisogno del cuore”.

 

OMICIDIO COLPOSO. Il padre della piccola, Lucio Petrizzi, oltre al dolore ed al rimorso dovrà affrontare legalmente l’accusa di omicidio colposo. Ieri ad Ancona è giunto anche il pm di Teramo Bruno Auriemma.

 

LA COMPAGNA LO DIFENDE. Malgrado tutto la compagna di Lucio, Chiara Sciarrini, madre della bimba morta, si schiera senza esistazione dalla sua parte. “Lucio è un padre  esemplare, che adorava la figlioletta. Non si fermava mai perché si occupava di me, della mia gravidanda e della piccola Elena” afferma tra le lacrime. “Io non ho mai accusato Lucio e mai lo farò, perché lui non è colpevole di niente. Elena adorava il suo papà, la sua prima parola è stata ‘pa-pà'”. E forse anche l’ultima.

 

Paola Totaro