Attualità e Cronaca Rosa

Sbarchi a Lampedusa – l’emergenza profughi continuana.

04-07-2011

Sbarchi a Lampedusa – l’emergenza profughi continuana.

L’emergenza sbarchi a Lampedusa non si è affatto conclusa. Solo il 29 giugno sono arrivati 533 profughi: sono disperati che giungono da varie zone dall’Africa. Nel primo trimestre 2011, in tutto, tra rifugiati e migranti, gli arrivi a Lampedusa sono stati circa 15.000. Alcuni di loro rientrano nello status di profughi e rifugiati in quanto costretti a lasciare il proprio paese ed impossibilitati a rientrarvi a causa del rischio fondato di essere perseguitati o di subire violenze. Queste persone hanno diritto quindi all’asilo politico, come riconosce loro la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

 

RETE D’ACCOGLIENZA. Nell’ambito degli interventi finalizzati a far fronte agli sbarchi (e di conseguenza  ai gravi problemi che si verificano durante le traversate), il Governo ha deciso nei mesi scorsi di avviare una rete di accoglienza che coinvolge le Regioni italiane. A tutte è stato chiesto di collaborare, non solo ospitando ma anche impegnandosi ad integrare nel proprio territorio un certo numero di profughi. Questo è accaduto anche a Milano dove da maggio 500 migranti sono ospitati in alberghi e residence privati. Nel primi mesi dell’emergenza umanitaria Milano ha potuto garantire ospitalità a non più di 400 profughi. Ora invece le cose sono cambiate perché la solidarità si è trasformata in un vero e proprio business visto che lo Stato ha stanziato 50 euro al giorno per persona ospitata. E non solo. I migranti ospitati sono lasciati soli, senza assistenza psicologica legale e trascorrono le giornate in attesa di essere convocati dalla Questura per presentare la propria domanda d’asilo.

 

VACANZE FORZATE. Lo stanziamento coatto dei profughi è  stato definito una “vacanza forzata” da Lorenzo Bagnoli, giornalista di Terre di mezzo 1, uno street magazine. Nella sua inchiesta Bagnoli rileva come in realtà la vera emergenza deve ancora arrivare. Lo Stato le Regioni ed i Comuni non hanno ancora una strategia a lungo termine per integrare i profughi i quali vivono in una costante incertezza e crescente delusione. Esistono comunità di seconda e terza accoglienza a Milano che forniscono anche corsi di formazione professionale ed un aiuto concreto per la ricerca di un alloggio. Ma i posti disponibili sono solo 235.

 

ITALIA  PALESEMENTE INADEGUATA. La Protezione Civile ha previsto che a causa dei continui sbarchi probabilmente i profughi che dovranno essere accolti dalla Lombardia passeranno dagli attuali 1700 a 7000. È assolutamente necessario non limitarsi ad individuare “parcheggi” ma mettere in atto una concreta politica d’accoglienza ed integrazione. E che l’Italia non sia in linea con gli standard europei riguardo l’accoglienza dei rifugiati lo dimostra la storia di 40 profughi che hanno richiesto ed ottenuto dai Tribunali tedeschi l’autorizzazione a rimanere in Germania. Il nostro Paese infatti non era stato in grado di offrire loro condizioni di vita dignitose.

 

Paola Totaro

L’intervento però non si dovrebbe limitare a trovare un alloggio a queste persone ma anche offrire loro assistenza psicologica e legale. In realtà i profughi trascorrono le giornate in attesa di essere convocati dalla Questura e poter presentare la propria domanda d’Asilo.

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