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Il marito di Melania Rea Salvatore Parolisi è stato prelevato dalla caserma di Ascoli dove era tornato a lavorare: è accusato di omicidio pluriaggravato dal vincolo di parentela e crudeltà, che prevede la pena dell’ergastolo, e vilipendio di cadavere in eventuale concorso con altri.
Tra gli elementi ritenuti importanti vi sono tre macchie di sangue rilevate dalla sua auto dai Ris dei carabinieri. Le macchie erano state individuate il 20 aprile ma ai tempi Parolisi non era ancora un indagato quindi non si era potuto procedere.
Una settimana fa quando nei confronti del marito della donna è stato aperto il fascicolo per omicidio l’auto è stata sequestrata e sono state rilevate tracce evidenti di smacchiature.
LE REAZIONI. “Abbiamo chiesto che la piccola Vittoria stia con i nonni materni, ma è giusto che possa continuare a vedere i famigliari di Salvatore. Loro lo difendono ed è naturale che sia così” Queste le parole di Michele Rea, fratello di Melania, dopo l’arresto di Parolisi. “La bambina ora è da noi. Dobbiamo tutelarla, per lei sogniamo un futuro sereno e un’esistenza tranquilla”. Riguardo il cognato, Michele Rea ha commentato: «Mia sorella è stata uccisa con una inaudita ferocia: non so se sia stato davvero Salvatore, ma è avvenuto in modo animalesco. Speriamo che possa essere la fine di un incubo. Ci auguriamo che si possa arrivare a chiudere questo cerchio. Ed ha aggiunto – È una notizia che mi fa stare male, anzi malissimo”. Mauro Gionni, avvocato della famiglia Rea, ha invece dichiarato: «L’arresto era nell’aria. Ora bisognerà leggere l’ordinanza del gip. Ma già dalla perizia medico legale emergevano grandi elementi a carico di Parolisi. L’arresto è la diretta conseguenza delle indagini sin qui svolte».
AGGIORNAMENTO 19/07/2011. Ore 15.00
DOPO L’ARRESTO. “Io in carcere, l’assassino di mia moglie libero”. Ha reagito così Salvatore Parolisi dopo aver ricevuto la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare. Ora si trova ora nella caserma dei carabinieri, alla presenza dei suoi legali, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Non risultano altre persone iscritte nel registro degli indagati. L’interrogatorio di garanzia è atteso per mercoledì. Molto sconvolto Gennaro Rea, il padre di Melania che dichiara: “Gli auguro tutto il male. Per anni ho conosciuto un clone di Salvatore”TRASFERIMENTO DEGLI ATTI. Scontato ora un trasferimento degli atti alla Procura di Teramo, che il gip potrebbe aver deciso contestualmente all’accoglimento della richiesta dei magistrati ascolani.
AGGIORNAMENTO DICHIARAZIONI E ALBERGO PRENOTATO AD AMALFI 19/07/2011. Ore 18.00
Analizzate dal Gip intercettazioni ambientali di Parolisi. Alcuni “dialoghi con se stesso” in auto confermerebbero la sua omertosità processuale. Ecco le frasi pronunciate <<Devo Farmi 30 anni… ma ti strapperò il cuore>> e ancora << non farti fregare, usa il cervello, usa il cervello>>.
I genitori di Melania Rea intanto dichiarano che erano a conoscenza, al contrario di quanto dichiarato inizialmente, della relazione con la soldatessa con il quale il caporalmaggiore sarebbe stato a telefono ben 25 minuti dopo aver denunciato della “scomparsa” della moglie. CONFERMATA anche la prenotazione alberghiera da parte dei genitori dell’amante di parolisi ad Amalfi dove i due avrebbero trascorso una giornata. I genitori della soldatessa conoscevano personalmente Parolisi che avrebbe promesso di lasciare la moglie per fidanzarsi ufficialmente proprio con Ludovica
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