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Futile motivo quello che ha spinto un uomo di 40 anni di Legnano ad uccidere a pugni l’anziana madre.
SCARCERATO. Erano passati solo nove giorni dalla scarcerazione di Salvatore Madau, 40 anni. Era stato rinchiuso dopo l’accusa di aver massacrato di botte l’anziana madre Annunziata Romeo, pensionata di 66 anni. L’uomo, operaio, aveva già piccoli precedenti e attuali gravi problemi d’alcolismo. Dopo l’arresto avvenuto il 12 luglio il giudice ha poi deciso di liberarlo in attesa di giudizio con l’obbligo però di non avvicinarsi alla madre. Obbligo non ottemperato se ieri i Carabinieri di Legnano alle 17.30 l’hanno fermato nuovamente, ma questa volta con l’accusa di omicidio volontario. L’uomo infatti è tornato a casa una volta uscito dal carcere, come confermato da diversi testimoni, ed ha ripreso a bere.
L’ASSASSINO HA DATO L’ALLARME. È stato lo stesso uomo a chiamare il 118: “Mia mamma sta male, credo sia morta“. Viene allertato anche il nuovo numero unico 112 di Varese e in automatico i soccorritori avvisano anche la Polizia. Insieme ai soccorritori arriva quindi anche una volante. Madau, forse ubriaco, non si aspetta la presenza degli agenti. I soccorritori trovano la madre sul letto, immobile. Ecchimosi in tutto il corpo. Il viso è chiaramente segnato da pugni.
NON C’ERA LA PIZZA. Interrogato dagli agenti l’uomo ha così spiegato l’accaduto: “Non volevo ucciderla. Sono tornato mercoledì sera: avevo bevuto, volevo mangiare una pizza ma non c’era. Poi l’ho picchiata di nuovo“. Il pm di turno Laura Pedio ha ordinato il fermo per omicidio volontario. Da un primo controllo sul cadavere il medico legale ha ricondotto la morte alla mattinata. Forse proprio a causa dei pugni, ma potrebbe essere stata soffocata o strozzata. Sarà l’autopsia a dire di più. I vicini di casa hanno confermato la confessione dell’uomo che già in altre occasioni aveva picchiato la madre, sembra anche a bastonate.
Paola Totaro
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