Attentati in Norvegia oltre 90 morti “Tragedia nazionale” – Arrestato un norvegese
23-07-2011
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Due terribili attentati ieri in Norvegia. Uno nel centro di Oslo e l’altro nell’isola di Utoya a circa 35 km dalla capitale. Il Primo Ministro parla di una “tragedia nazionale”. Il bilancio delle vittime parla di almeno 87 morti.
Ieri pomeriggio alle 15.26 una terribile esplosione ha distrutto due edifici nel centro di Oslo: la sede di Vg, il maggiore quotidiano norvegese, e l’edificio nel quale vi sono gli uffici di diversi ministeri compreso quello del Primo Ministro norvegese Jens Stoltenberg. Circa due ore dopo una sparatoria nell’isola di Utoya a 35 km da Oslo dove si stava svolgendo un meeting di giovani laburisti ed al quale avrebbe dovuto partecipare anche il Primo Ministro.
FERMATO UN NORVEGESE. È stato fermato un uomo per la strage al meeting si tratta di un norvegese. Questo arresto ha fatto perdere credito alla rivendicazione jihadista giunta ieri sera L’uomo sospettato di essere l’autore delle stragi di Oslo e Utoya, in Norvegia, è schierato a destra e ha posizioni anti-islamiche. Lo ha reso noto il capo della polizia Sveinung Sponheim, parlando all’emittente Nrk. Secondo Sponheim alcuni post pubblicati su internet dal 32enne arrestato “suggeriscono che abbia alcune visioni politiche dirette a destra e anti-musulmane, ma è ancora da vedere se questa è una motivazione degli eventi“. L’uomo arrestato era giunto al meeting vestito da poliziotto.
TRAGEDIA NAZIONALE. Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito oggi ”una tragedia nazionale” il doppio attacco che ha provocato almeno 87 morti ieri nella capitale.”Mai dalla seconda guerra mondiale il nostro paese e’ stato colpito da un crimine di questa portata’‘, ha detto il premier. Il ministro degli Esteri Jonas Gahr Store, che già ieri si è recato sul posto della strage, ha avuto parole di conforto e di stima per i presenti.
AGGIORNAMENTO 22/07/2011 ore 10.10
Il bilancio dei morti sale. Sarebbero almeno 90, 7 ad Oslo ed 83 nell’isola di Utoya.
AGGIORNAMENTO DEL 22/07/2011 ore 23.43L’ARRESTATO CONFESSA. La Polizia ha accertato che l’attentato sull’isola è stato pianificato minuziosamente e l’obiettivo era proprio uccidere quante più persone possibile. L’uomo che è stato fermato dopo il blitz ad Utoya, un norvegese legato agli ambienti dell’estrema destra, il 32enne Anders Behring Breivik, – il quale sul profilo Facebook si definisce “single, cristiano, conservatore e anti-islamico“, ha ammesso la strage dell’isola. È stato confermato che l’uomo ha preparato l’ordigno di una fattoria di sua proprietà. Inoltre nelle settimane scorse aveva acquistato sei tonnellate di un fertilizzante a base di nitrato di ammonio, una sostanza che può essere usata per fabbricare esplosivi. L’uomo è stato visto anche nei pressi del luogo dove si è verificato l’attentato ad Oslo. È possibile che abbia agito da solo, in entrambi i casi: la polizia dice che una telecamera di sicurezza lo ha inquadrato anche nella zona dell’attentato al palazzo del governo, sempre in divisa da poliziotto, la stessa che ha utilizzato per presentarsi indisturbato e armi in pugno al campus dei giovani laburisti. Ma potrebbero esserci anche dei complici. Alcuni dei superstiti della sparatoria ad Utoya hanno rivelato ai media che i tiratori erano quasi sicuramente più di uno. Sulle indagini gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Il terrorismo internazionale, indicati come autori degli attentati dopo le rivendicazioni jihadista e di Al Qaeda – sia per la partecipazione norvegese alle missioni in Libia e Afghanistan sia per la pubblicazione su alcuni giornali delle vignette satiriche su Maometto – sembra non sia affatto coinvolto. Le autorità norvegesi stanno in ogni caso lavorando con i servizi di intelligence stranieri per verificare se vi sia stato alcun tipo di coinvolgimento a livello internazionale.
Purtroppo sale a 92 il numero delle vittime.
Notizia in continuo aggiornamento
Paola Totaro
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