Attualità e Cronaca Rosa

Melania Rea – Parolisi, rischia l’ergastolo. Nuove accuse contro di lui

04-08-2011

Melania Rea – Parolisi, rischia l’ergastolo. Nuove accuse contro di lui

Se le nuove accuse contro il caporalmaggiore Salvatore Parolisi venissero confermate, la pena alla quale andrebbe incontro sarebbe l’ergastolo.

 

ORDINANZA. Il giudice per le indagini preliminari Giovanni Cirillo riscrive il delitto di Melania Rea. In 185 pagine di ordinanza, scritte meticolosamente e in tempi da record, viene smontato il movente passionale e rilanciata la pista investigativa legata alla sfera sessuale o al mondo della caserma.”Può essere ipotizzato che la moglie avesse scoperto qualcosa di assai più grave del tradimento, o anche solo di torbido. Occorrerebbe approfondire i rapporti interni alla caserma, gli eventuali giri di droga, le altre relazioni extraconiugali…”

 

COLPEVOLE. Cirillo però non nutre alcun dubbio sull’identità dell’assassino. È Salvatore Parolisi. Si tratta di un omicidio premeditato (e non in preda ad un raptus emotivo, come si pensava precedentemente) aggravato dalla crudeltà, in un momento di debolezza reattiva di Melania, incapace cioè di fuggire a causa dei pantaloni abbassati. In più l’accusa di deturpamento del cadavere (ricordiamo la svastica incisa sul corpo). Tutto ciò vorrebbe dire soltanto una cosa: ergastolo.

 

SEGRETI. L’imbuto passionale dentro il quale sarebbe stato stretto il caporalmaggiore non sarebbe stata, secondo Cirillo, condizione necessaria per un omicidio.” Di fatto – sostiene il giudice – la situazione nella quale versava, pareva andargli benissimo. Famiglia e distrazione. Pazienza se a Ludovica tutto ciò non andava bene. Se ne sarebbe fatta una ragione. Lui l’avrebbe convinta ogni volta a non andarsene». La ragione del gesto estremo dev’essere piuttosto ricercata in ciò che Melania avrebbe scoperto quando «lo seguiva, lo controllava, non poche volte lo aveva persino pedinato”. Melania dunque aveva scoperto dei tremendi segreti che avrebbero potuto rovinare l’immagine e la reputazione di Parolisi.

 

AMICA DI MELANIA. Testimone chiave per l’accusa sarà Rosa Immacolata, l’amica con la quale Melania si confidava. Rosa racconta che “due giorni prima dell’omicidio Melania mi era apparsa molto nervosa, fumava molto e voracemente e in un’occasione mi aveva detto che c’era una cosa molto brutta che mi doveva dire”. Dopo la morte di Melania, Parolisi ha prontamente telefonato a Rosa. Il sospetto del magistrato è che lui avesse timore che Melania le avesse confidato il segreto.

 

DNA FEMMINILE. Il Dna femminile che pochi giorni fa era stato ritrovato sul corpo di Melania, facendo scaturire l’ipotesi che l’assassino potesse essere una donna, secondo Cirillo è di poca importanza. “È una quantità di Dna compatibile anche solo con una stretta di mano” . Parolisi avrà nei prossimi giorni la terza occasione per difendersi, anche se la sua strategia e quella dei suo avvocati difensori sembra rimanere sempre la stessa, quella del silenzio.

 

Elisa Renna


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