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Lavoro – Antipatici è meglio e si fa carriera!

18-08-2011

Lavoro – Antipatici è meglio e si fa carriera!

Essere antipatici sul lavoro aiuta la carriera!

 
COME FARE CARRIERA. Sul posto di lavoro non è sempre tutto rosa e fiori. Anzi, molto spesso capita di dover aver a che fare con colleghi dei quali faremmo volentieri a meno. E ancora più spesso accade che coloro che proprio non sopportiamo ci passano davanti, fanno carriera e hanno aumenti di stipendio che noi aspettavamo da tempo invano.

A quanto pare, “hanno ragione” loro! Infatti essere arroganti, sgradevoli, egoisti e fondamentalmente antipatici (oserei aggiungere odiosi) aiuta moltissimo a fare carriera e facilitare la scalata al successo.

 

LO STUDIO. Timothy Judge, docente al Mendoza College of Business dell’Università statunitense di Notre Dame, è stato il primo a giungere a questa conclusione. Insieme ai suoi collaboratori, ha raccolto e analizzato i risultati di vent’anni di studio in merito: interviste, sondaggi, testimonianze dirette di più di 10 mila dipendenti e impiegati.

 

IL RISULTATO DELL’ANALISI. L’indagine condotta da Judge ha portato al seguente risultato. I dipendenti più odiosi, e quindi più pagati, sarebbero gli uomini. Arriverebbero addirittura a guadagnare il 18,31% in più rispetto al gentil sesso con cui condividono l’ufficio.

Ma vi sono anche molte donne insopportabili le quali, però, percepiscono “solo” il 5,47% in più delle colleghe simpatiche e cordiali – e queste ultime, ahimé, sono state inserite al grado più basso della carriera lavorativa (e pensare che ho sempre creduto che ad essere disponibile e gentile avrei ottenuto qualcosa!).

 

Occorre aggiungere che se si è uomini, allora arrivare alla vetta è ancora più facile e assicurato. Infatti sono proprio loro, gli uomini, che detengono il primato di simpatia… scusate… antipatia!

Melanie Griffith nel film "Una donna in carriera" (1988)

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DISPARITÀ FRA SESSI.

Judge ha notato che la percezione da parte dei colleghi cambia a seconda che ci si rapporti con una donna o con un uomo. Infatti, si è disposti a tollerare maggiormente l’arroganza e la prevaricazione da parte di un uomo e non da parte di una donna. Un uomo che si impone duramente e – diciamolo pure – con sgarbo dimostra (paradossalmente) autorevolezza; una donna che agisce nella stessa maniera, invece, viene etichettata come maniaca del controllo e arrivista benché venga comunque rispettata e stimata (magra consolazione, a parer mio).

E nei vostri uffici com’è la situazione? Il vincente è duro e poco affidabile, oppure è qualcuno con cui si può parlare e che vi comprende?

Francesca NumeratiIl mio blog

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