Foto di bambine in lingerie per pubblicizzare l’intimo – Pedopornografia?

Una creatrice di moda francese risponde alle critiche sulle foto della campagna pubblicitaria creata per promuovere intimo per bambine dai 4 ai 12 anni.

GIOVANI MODELLE. Sophie Morin del marchio “Jour Après Lunes” risponde al clamore sulle foto che per pubblicizzare lingerie per bambine, ritraggono giovanissime fotomodelle truccate, in mutandine, reggiseno e corpetti della linea.

La signora Morin si dice “molto sorpresa dal clamore” suscitato.

Questa nuova marca francese nasce proprio per produrre intimo per bambine tra i 4 ed i 12 anni. Esperti del settore ritengono il tipo di prodotto “del tutto inopportuno“. Fashionista.com afferma: “La cosa inquietante di Jour après lunes è che si tratta di indumenti intimi destinati a persone troppo giovani per capire cosa sia l’intimo”  

Marilisa Racco, autrice di “Le snob lingeries” ha dichiarato al NY Daily News: “È inappropriato sessualizzare i bambini. Una perla sul reggiseno a triangolo su una bambina, non mi va bene“.

BIANCHERIA PER BAMBINE. La Morin risponde a Fashionista.com difendendo la propria scelta di disegni di biancheria intima affermando di non ritenerla affatto volgare. “Tutto quello che volevo era offrire biancheria intima morbida e piacevole da indossare, adatta alle bambine e non una delle solite varianti dei marchi per le donne che spesso sono volgari” afferma la stilista. “Anche i materiali non sono affatto volgari: opachi e per niente trasparenti. Lo stile si ispira alla moda per bambini con punti, archi eccetera” ha aggiunto la Morin.

POSE DELLE MODELLE. La maggior parte delle polemiche è stata provocata dal tipo di pose per le foto delle giovani modelle, tipicamente da donne adulte.

Le bambine indossano reggisenti e mutandine e giocano con i trucchi e fili di perle.Una bambina indossa occhiali stile Jackie O distesa su un cuscino con slip e top a pois.

La Morin si dice invece assolutamente convinta della correttezza delle foto: “Gli scatti mostrano bambini che giocano come abbiamo fatto tutti. Se si osservano i dettagli si scoprono giochi per bambini come bambole, animali e vari giocattoli. Nessuna volgarità solo bambini che giocano, niente di più“.

In un’altra foto ci sono tre giovanissime che giocano insieme, capelli alla Amy Winehouse stile alveare e labbra dipinte di rosa e rosso brillanti.

A questo proposito la Morin afferma: “Le bambine non sono in tacchi alti non hanno smalto o rossetto. Le acconciature sono un po’ sopra le righe ma lo sono anche i giochi per bambini. Sì hanno occhiali da sole, si vede la pancia come accade in spiaggia. Indossano collane come fatto tutte le bambine a casa per divertimento“. Fa notare che le giovani fotomodelle sono tutte professioniste e lancia una provocazione: “Foto con bambini ispirate ai cowboy ed agli indiani rendono criminali i nostri figli?” e continua riferendosi alle riviste per adulti in bella vista nelle edicole francesi: “Bisogna preoccuparsi dei problemi seri come le riviste pornografiche esposte e che i nostri figli possono vedere ogni giorno“.
Secondo ma Morin inoltre ci sarebbe anche un equivoco nell’interpretazione del termine francese “lingerie“: “Vorrei far notare che in Francia il termine lingerie – afferma la stilista – si riferisce a tutta la biancheria intima per donne uomini e bambini e non ha solo una connotazione sexy“.

STATI UNITI. Luis Paredes di Lingerie Journal pensa che gli statunitensi saranno i più colpiti da queste immagini:
“Recentemente molte riviste e marchi di moda sono stati attaccati per l’utilizzo di bambini nelle foto. Credo che qui negli Stati Uniti questo marchio sarà messo sotto accusa” ha dichiarato l’editore al NY Daily News.

VOGUE FRANCE. La signora Morin pensa che tutto questo clamore sia il risultato di una polemica recente che ha riguardato Vogue France ed in particolare gli scatti d’autore Tom Ford che hanno fatto indignare l’opinione pubblica in primis El Mundo che ha accusato Vogue di strizzare l’occhio alla pedopornografia. Pose sensuali da femme fatale, trucco pesante, abiti succinti e tacchi vertiginosi per bambine di poco più di sei. La direttrice della rivista è stata rimossa ma le polemiche continuano e sul Web è stato addirittura coniato il termine “pedocouture” per definire l’abuso che il mondo della moda fa di queste bambine.

Paola Totaro

E voi come la pensate? è giusto usare le bambine in questo modo?