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E’ morta all’età di 71 anni Wangari Maathai, Nobel per la Pace nel 2004, a causa di un cancro che non le ha lasciato scampo.
Conosciuta anche come “la Signora degli alberi“, si è spenta in un ospedale di Nairobi Wangari Maathai, vincitrice del Premio Nobel nel 2004. Le sue lotte l’avevano portata a fondare un movimento per i diritti civili e delle donne, conosciuto come Green Belt Movement. Molto nota in Kenya, la Maathai lottava da anni per la conservazione della biodiversità e per dare diritti civili e lavorativi alle donne africane.
Le sue numerose lotte sono state criticate sin dall’inizio e Wangari ha dovuto subire critiche, proteste e violenze fisiche e verbali. Il suo Nobel per la pace è il primo della storia a venire concesso ad una donna africana, che ha cercato di perseguire i suoi scopi anche tramite 40 milioni di alberi, piantati in tutta l’Africa, e 30 mila donne, addestrate alla coltura di piante e all’apicoltura.
La sua passione per il verde deriva dalle sue scelte universitarie: Wangari si laureò infatti in scienze biologiche e dedicò la sua vita all’insegnamento. Nel 1987 diventò Presidente del Consiglio Nazionale delle donne del Kenia e da allora non smise di portare avanti le sue lotte. In Italia la ricordiamo anche per aver partecipato alle Olimpiadi di Torino del 2006, quando portò la bandiera olimpica insieme ad altre sette donne.
Le sue lotte e la sua morte non saranno vane: in Africa è stata presa coscienza del problema della biodiversità e dei diritti delle donne grazie anche al suo operato, che la sua Associazione continuerà a portare avanti, ricordando per sempre la sua nobile fondatrice.
Niciarelli Beatrice – Il mio sito
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