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Michael Jackson – Processo: foto choc del cadavere in aula
29-09-2011
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LE FOTOGRAFIE. L’accusa ha domandato: «Cosa è successo nelle 24 ore che separano queste due foto? Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente». Dinanzi a queste immagini e alle parole dell’accusa, il dottore si è commosso e ha pianto in aula davanti a tutti i presenti (tra cui spiccavano alcuni componenti della famiglia di Jackson).
L’EPILOGO. Il processo potrebbe durare ancora ben cinque settimane. Di una cosa si è certi: nessuno potrà più restituirci il grande Michael che, comunque, resterà sempre una grandissima star internazionale.
IL PROPOFOL. Non tutti sanno cosa sia il Propofol, il medicinale che è stato la causa della morte di Jackson. Si tratta di un anestetico che serve per addormentare i pazienti nel momento dell’esecuzione di un intervento chirurgico. Nel foglio delle indicazioni c’è scritto che i pazienti devono essere continuamente monitorati. L’accusa vuole dimostrare che Murray ha fatto un accordo con un farmacista di Las Vegas per avere grosse quantità di Propofol, mentendo al farmacista e dicendo di possedere una clinica in California. Dopo la morte di Michael il dottore, inoltre, ha ordinato al personale di raccogliere i medicinali in una borsa, prima di chiamare il 911, chiamata che è avvenuta circa mezz’ora dopo la scoperta del fatto che il cantante non stava più respirando. Secondo l’accusa Murray è anche colpevole di abbandono medico per aver lasciato solo il cantante dopo aver somministrato il Propofol e per non aver monitorato il paziente costantemente.
Francesca Numerati – Il mio blog
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