Facebook e i ladri di identità: aumentano le protezioni del social network
30-10-2011
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Almeno 600 mila identità al giorno potrebbero connettersi a Facebook come impostori. E’ tale il numero di identità rubate ogni giorno nel famoso social network, che ora corre ai ripari.
Facebook è stato più volte accusato di avere opzioni discutibili in quanto a privacy e sicurezza. Già negli anni precedenti si sono alzate diverse polemiche, che mettevano in primo piano il modo in cui il social network più diffuso al mondo gestisce i dati di ogni singolo utente.
Negli anni, Facebook ha cercato di migliorare le sue regole, almeno stando a sentire ciò che riferiscono i fondatori dell’azienda. Oggi è arrivato di nuovo il momento di cambiare qualcosa: ogni giorno sono almeno un miliardo gli utenti che si connettono, specificando un’email ed una password e rischiando di mettere in mani sbagliate i propri dati personali. Se 600 mila profili vengono duplicati ogni giorno è a causa di esperti hacker, che sono riusciti a trovare difetti nelle protezioni del social network. Questo è inammissibile.
I consigli di Facebook, intanto, puntano ad una accurata selezione delle amicizie: accettate solo le amicizie sicure, che non vi fanno porre dei dubbi sull’identità della persona che si presenta. Cercate di utilizzare password sicure, non troppo facili da individuare, unendo lettere e numeri. Perdere il proprio profilo significherebbe perdere tutto e darlo in mano a persone sconosciute, che potrebbero fare qualunque cosa con i profili e i dati ad essi correlati.
Le nuove regole pensate dal social network riguardano l’indicazione di pochi amici fidati (forse quattro) a cui poter inviare i codici di accesso, nel caso in cui il proprio profilo fosse stato hackerato. Inoltre, nuove misure saranno prese per le applicazioni, il cui accesso è legato al login di Facebook: in futuro potremmo avere una password separata per le applicazioni, in modo da rendere più sicuri i nostri profili.
Mentre aspettiamo questi nuovi provvedimenti, mettete al riparo i vostri dati e modificate le vostre password, se ritenete che siano troppo semplici.
Niciarelli Beatrice – Il mio sito –
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