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La menopausa è una condizione fisiologica che ripercuote i suoi effetti sulla salute e sull’equilibrio psicofisico della donna. In linea di massima l’inizio di questo periodo coincide con l’arresto del ciclo mestruale che comporta una serie di mutamenti corporei, primo fra tutti quello della conclusione della funzione ovarica e quindi dell’età fertile. Guardiamola con precisione per aiutare le donne non ancora in menopausa ad entrare con più consapevolezza e meno preoccupazioni (immaginando solitamente patologie inesistenti) in una fase naturale dell’evoluzione corporea femminile.
La menopausa conduce a degli scompensi di equilibrio psicofisico e numerosi disturbi che diverranno più frequenti, ma con una certa variabilità, andando poi con l’avanzare dell’età, ad attenuarsi gradualmente. I cambiamenti ormonali del periodo post-menopausa determinano una mancanza di difese immunitarie, portando conseguentemente ad un calo di estrogeni e progesterone, cioè sostanze che influiscono in modo decisivo sulla maggior parte dei processi vitali dell’organismo: gli organi sessuali, il metabolismo, le ossa, il sistema nervoso, il cuore, il cervello, la psiche e la pelle. È pertanto opportuno organizzarsi per controlli regolari dal proprio medico e/o specialista di fiducia per prevenire l’insorgere di alcune patologie conseguenti a questo vero e proprio riassetto ormonale. Il supporto medico è fondamentale per evitare di incappare in cattive abitudini, come la consumazione arbitraria di farmaci, derivanti dalle nuove sensazioni e “richieste di aiuto” che il corpo comincia ad inviare al cervello e che spesso si trasformano in veri e propri problemi anche a livello familiare.
L’età media in cui viene a verificarsi la menopausa si aggira intorno ai 50 anni ma può variare in ogni donna: i disturbi e le sensazioni oltre ad essere diversi per ognuna, potranno cambiare perfino nell’intensità ma sono per la maggior parte controllabili. Tutti i sintomi sono strettamente legati allo scompenso ormonale a cui si va incontro ed è in questa chiave che bisogna interpretare l’eventuale risoluzione farmacologica: Il caso più classico sono le vampate di calore che vanno ad alternarsi a sudorazioni che saranno più acute e frequenti nel periodo antecedente alla menopausa vera e propria.
I sintomi intermedi più comuni e riscontrabili sono l’invecchiamento dei tessuti, della cute, della dimensione del seno; incontinenza da sforzo, secchezza generale, unghie fragili, capelli e occhi secchi, rughe profonde. I sintomi tardivi sono più pericolosi perché non si mostrano subito in modo chiaro quindi possono facilmente degenerare, accentuandosi soprattutto dall’età della menopausa. Questi sono i problemi cardiovascolari come la pressione arteriosa elevata, i livelli aumentati di colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, il sovrappeso e l’iperglicemia e per le malattie croniche che possono derivarne e l’osteoporosi che provoca una perdita di calcio nelle ossa e quindi di resistenza. Queste possono essere combattute con la riscoperta di corrette abitudini di vita, nella educazione sanitaria alla gestione delle eventuali patologie instauratesi e, quando serve effettuare un intervento clinico. Altre terapie consigliate sono l’assunzione di ormoni sostitutivi con estro-progestinici oppure ormoni di sintesi, farmaci privi di ormoni che agiscono su alcuni recettori o molecole piuttosto che su altre.
Ricordatevi che la menopausa non si combatte. È parte integrante della nostra natura e pertanto va affrontata con serenità e sostegno soprattutto da parte delle persone che amiamo e che ci circondano.
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