Indignados in Spagna – la protesta per la democrazia arriva in Europa
21-05-2011
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“Democracia Real, Ya”: democrazia reale ora, questa è la richiesta del Movimento 15 M che dal 15 maggio scorso occupa le maggiori piazze spagnole per gridare “no” a un intero sistema politico. Una protesta pacifica quella degli indignados, che spinge nelle piazze tantissimi ragazzi, ma anche madri, padri, nonni e prima di ogni altra cosa cittadini, per denunciare un sistema che non è stato in grado di reggere alla crisi e dal quale non si sentono più rappresentati.
Che cosa chiede il movimento? Abolizione di leggi ‘ingiuste’ come la legge elettorale, richiesta di un referendum sulla monarchia, riforme fiscali in favore dei redditi più bassi, qualità dei servizi pubblici, riforma del lavoro con conseguente fine della precarietà salariale e dello sfruttamento degli stagisti, riduzione dei privilegi ai politici, allontanamento dei condizionamenti religiosi dai fatti di stato, democrazia partecipativa e diretta attraverso referendum, chiusura immediata delle centrali nucleari, riduzione delle spese militari e l’adozione di una politica non interventista. Obiettivi importanti e forse utopici, ma stanno forse chiedendo troppo?
Domenica ci saranno le elezioni amministrative in Spagna e dalla mezzanotte di ieri è scattato il divieto di manifestare per 24 ore. Ma il movimento non ha alcuna intenzione di levare le tende, letteralmente, infatti c’è un vero e proprio accampamento a Puerta del Sol, la piazza principale di Madrid che sta diventando il simbolo della protesta di un’intera nazione. La speranza dei manifestanti in tutte le piazze della Spagna, da Barcellona a Siviglia, da Granada a Valencia, è di scuotere le coscienze della classe politica spagnola e portare all’attenzione della società civile europea il disagio che questa nazione sta vivendo, con la speranza che la stessa necessità si propaghi anche agli altri Stati.
Movimenti di protesta in tutta Europa. L’Europa, in effetti, sta rispondendo al richiamo della Spagna e non l’abbandona in questa protesta: nella giornata di ieri si sono tenute manifestazioni in tutte le maggiori città del nostro continente e almeno 20 sono le città italiane che hanno visto scendere in piazza giovani, e non solo, in supporto del movimento spagnolo. Italian Revolution è la pagina Facebook italiana che supporta la protesta, ha raggruppato e coordinato le manifestazioni nel nostro Paese e in pochi giorni ha già raggiunto quota 11 mila ‘mi piace’.
Quella che è nata come una semplice protesta si sta trasformando in un vero e proprio movimento popolare che dimostra ancora una volta la capacità di Internet nel connettere le persone per dare una forza alle idee, soprattutto quelle che si basano sulla crescita della democrazia dal basso.
Maria Guarriello
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