Romania – Pena di morte: proposta di legge per la reintroduzione.
01-07-2011
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BUCAREST. Ha dell’incredibile sentir parlare di pena di morte nell’Europa dei diritti. Eppure il principale partito della destra rumena (Pdl) ha formulato la proposta di reintroduzione della pena capitale abolita nel Paese nel 1990, subito dopo la caduta del dittatore Ceausescu. Proprio lui e la moglie furono gli ultimi condannati a morte della Romania.
La Romania è primo Paese dell‘Unione Europea che chiede l’introduzione della pena di morte nel proprio ordinamento, possibilità tra l’altro esclusa dai principi base dell’Unione stessa.
RAGAZZINA RUMENA UCCISA. Nello specifico la proposta di legge rumena, suggerisce un inasprimento delle pene per i casi di violenza sessuale o di rapporti sessuali con i minorenni, prevedendo anche la pena di morte per i casi di stupro di minori di 10 anni che abbiano portato alla morte o al suicidio della vittima. Questa proposta di legge è la risposta della politica ad un terribile fatto di cronaca accaduto in Romania nei giorni scorsi e cioà le terribile fine di Jambolia una ragazzina che purtroppo è stata aggredita, violentata e uccisa.
INASPRIMENTO DELLE PENE. Tra le pene previste dalla proposta di legge, c’è la condanna ad una pena da 3 a 15 anni per un maggiorenne che abbia rapporti sessuali con minori di 15 anni; stessa pena per chi ha rapporti con chi abbia da 15 a 18 anni, ma ha le funzioni di insegnante, educatore, curatore, ecc. In caso di rapporti a pagamento con minorenni, la pena sale da 3 a 12 anni; se il rapporto sessuale con minori viene fatto per creare film pornografici, la pena è da 5 a 15 anni, se la partecipazione è volontaria, ma sale fino a 18 anni se c’è stata coercizione. Se la violenza sessuale su minori ha portato alla morte o al suicidio la vittima, la pena va da 15 a 25 anni; se la vittima ha meno di 10 anni, la pena di morte.
Paola Totaro
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