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La terribile storia di una donna sfigurata e resa cieca da un uomo che aveva rifiutato.
MATRIMONIO RIFIUTATO. Oggi parliamo della storia di Ameneh Bahrami, sfigurata con l’acido che purtroppo le ha deturpato il volto togliendole la vista e le speranze. Il suo aguzzino, Majid Movahed, rifiutato dalla ragazza che non aveva accettato la sua proposta di matrimonio, aveva scelto di punirla nel modo più crudele e terribile che si possa immaginare: renderla un mostro e far sì che non potesse essere più la donna di nessuno.
LEGGE DEL TAGLIONE. In Iran vige ancora la legge del taglione: se ricevi un’offesa puoi renderla. L’uomo era stato condannato infatti nel 2008 a subire la stessa sorte e perdere così la vista con gocce di acido negli occhi. L’esecuzione della pena che sarebbe dovuta avvenire lo scorso 14 maggio, all’ultimo minuto era stato rimandata. La donna disse che le autorità iraniane avevano fatto pressione su di lei perché rinunciasse a chiedere l’applicazione della pena.
RISARCITA. Il perdono è stato confermato dal procuratore di Teheran, Jafar Dolatabadi all’agenzia Isna. Il procuratore ha spiegato che la donna, pur rinunciando all’accecamento del suo aggressore, previsto dalla sharia (la legge islamica), ha chiesto comunque di essere risarcita in base al principio del «prezzo di sangue». La condanna di Majid era stata denunciata come crudele e disumana da organizzazioni per i diritti umani, fra cui Amnesty International.
PERDONO IMPOSTO. Forse non si tratta di un perdono spontaneo ma la sua notizia ha avuto il merito di portare la storia di Amenh alla luce, ricordando ai tanti che spesso hanno la memoria corta che ci sono ancora zone nel pianeta dove vigono le punizioni corporali e governi che tollerano le violenze subite dalle donne, mentre si mostrano decisamente più comprensivi con gli errori degli uomini.
Paola Totaro
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