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Inghilterra – Donna dimentica 19 anni della sua vita in una notte

30-07-2011

Inghilterra – Donna dimentica 19 anni della sua vita in una notte

Naomi Jacobs, una donna inglese di 34 anni, si è svegliata una mattina non ricordando più nulla dei suoi ultimi 19 anni di vita.

 

RISVEGLIO.Quando mi svegliai, quel giorno, l’ultima cosa che ricordavo era la sera che mi ero addormentata, quindicenne, fantasticando su un ragazzo della mia classe. Ma allo specchio – aggiunge – vidi un volto che non riconoscevo, il volto di una donna sui trent’anni e quando nella stanza apparve un bambino che mi chiamava mamma iniziai a gridare“. Questo è il racconto di quello che è successo a Naomi Jacobs una mattina del 2008. Aveva rimosso gli ultimi 19 anni della sua vita. Non ricordava più nulla, nemmeno dell’esistenza di suo figlio undicenne. Black-out totale.

 

AMNESIA. La donna ha avuto un’amnesia globale transitoria, una forma di perdita di memoria causata dallo stress. Si tratta di un episodio amnesico acuto in cui il soggetto si dimostra incapace di apprendere nuovi ricordi e presenta amnesie di periodi che variano da poche ore ad alcuni anni. La memoria, col tempo, viene recuperata, fatta eccezione per una lacuna mnemonica riguardante proprio il periodo della perdita dei ricordi. Il calvario di Naomi è durato ben otto settimane e presto quella terribile esperienza diventerà un libro.

 

INSODDISFATTA. “Secondo il mio analista avevo voluto dimenticare perché ero insoddisfatta della mia vita. Quando finalmente cominciai a sentirmi al sicuro e ad accettare il futuro, riaffiorarono i ricordi“. Infatti Naomi racconta che all’età di 15 anni era convinta che a 30 anni sarebbe diventata una persona importante che avrebbe conquistato il mondo. Ma i sogni e le ambizioni della Naomi adolescente si sono scontrati con la realtà. La donna infatti è una madre single dipendente dal sussidio statale, che vive in una council house (le case popolari britanniche). Grazie all’aiuto di esperti psicologi e della famiglia, Naomi ha cominciato ad accettare la realtà e a riconquistare gran parte dei suoi ricordi, tra cui la nascita del figlio. Perché nessuna madre merita di dimenticare il dono più grande: la gioia della maternità.

Elisa Renna

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