Attualità e Cronaca Rosa

Ticket visite mediche – Aumento tabacchi possibile alternativa

04-08-2011

Ticket visite mediche – Aumento tabacchi possibile alternativa

Nulla di fatto riguardo alla proposta delle Regioni di aumentare il prezzo del tabacco come alternativa all’introduzione del ticket sulle prestazioni sanitarie. L’incontro tra Governo e Regioni non ha sortito alcun risultato e, almeno fino a fine agosto, i ticket resteranno in vigore.

 

LA PROPOSTA. La proposta era stata avanzata ieri dalle Regioni a Raffaele Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regioni, e presentata stamani al Consiglio dei Ministri.

L’idea di aumentare il prezzo delle sigarette anziché i ticket sanitari era partita da Umberto Bossi, leader della Lega Nord, ed era stata accolta con entusiasmo da Enrico Rossi, Governatore della Regione Toscana, a sua volta appoggiato dalle altre Regioni. “Mi secca ammetterlo – aveva detto Rossi – ma una volta tanto sono d’accordo con il leader della Lega Umberto Bossi quando propone una copertura dei costi dei ticket con l’aumento dei tabacchi”.

La Regione Toscana, insieme ad altre Regioni, si è sino ad ora rifiutata di mettere in pratica il provvedimento, entrato in vigore lo scorso 18 luglio, che introduce un ticket di 10 euro per ogni visita specialistica e per i codici bianchi al pronto soccorso e un ticket di 25 euro per le urgenze. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, infatti, ha concesso libertà di scelta alle Regioni, a patto che queste riescano a reperire i fondi attraverso misure alternative.

 

TASSA SULLE SIGARETTE. La misura proposta delle Regioni introdurrebbe una tassa di 20-25 centesimi su ogni pacchetto di sigarette, che andrebbe ad aggiungersi al rincaro di 10 centesimi di due settimane fa.

“Pur avendo molti limiti, è sempre meglio che mettere i ticket che colpiscono i più deboli. D’altra parte in Italia il prezzo medio dei tabacchi è inferiore a quello europeo”, aveva commentato ieri Rossi, che da parte sua sta lavorando a una soluzione che contempla una reintroduzione graduale del ticket, a seconda della fascia di reddito, in modo da salvaguardare le fasce deboli della popolazione.

 

UNA MISURA DOPPIAMENTE UTILE. Il Presidente del Consiglio delle Regioni, Vasco Errani, aveva motivato la misura proposta dalle Regioni sostenendo che L’aumento del tabacco premia i comportamenti virtuosi e rappresenta un modo per stimolare la prevenzione contro il fumo, che è dannoso. Fare cassa a spese di chi deve sottoporsi a un’analisi del sangue o a un elettrocardiogramma è ingiusto e sbagliato”.

Idea ribadita oggi, dopo l’esito deludente dell’incontro con il Governo: “È una proposta che ha un elemento di prevenzione fondamentale e che è anche in linea con una direttiva europea che evidenzia come lo scostamento del prezzo in Italia e in Europa necessiti di una correzione. Tutti gli elementi confermano che si tratta di una proposta seria che non danneggia i cittadini e il Sistema sanitario nazionale”. Tuttavia, ha constatato Errani, “Il Governo non è stato in grado di fare questa scelta. Ce ne dispiace. È un problema per i cittadini e per il SSN. Anche considerato che la proposta permetteva la copertura del ticket senza pesare sulla finanza pubblica, perché siamo pienamente consapevoli del momento difficile che sta attraversando il Paese”.

 

DECISIONE RIMANDATA. Per il momento, dunque, i ticket entrati in vigore il 18 luglio restano, anche se le Regioni hanno ottenuto una loro rimodulazione, indice che il Governo non ha chiuso le trattative.

“A fine agosto avremo un incontro ulteriore per definire modalità relative al ticket –ha spiegato il Ministro Fitto – Ora non ci sono le condizioni per intervenire con un provvedimento ad hoc, però siamo convinti di poter continuare a lavorare con le Regioni per risolvere il problema. Le ipotesi in campo sono diverse. È un lavoro complesso che parte da una rimodulazione e quindi ha bisogno di una maggiore tempistica, motivo per il quale nei prossimi giorni cercheremo di individuare le possibilità di rimodulazione ed eventualmente, a quel tavolo avremo modo di affrontare a fine agosto il problema in via definitiva, per il 2011 e per i prossimi anni”.

Valentina Severin

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