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Strage di Erba: Olindo e Rosa colpevoli definitivamente

04-05-2011

Strage di Erba: Olindo e Rosa colpevoli definitivamente

CONDANNA DEFINITIVA Nella serata di ieri la notizia che anche la Cassazione ha condannato i due coniugi Olindo e Rosa all’ergastolo. Niente potrà riportare in vita quattro innocenti  ma per i parenti delle vittime, i quali si sono sempre distinti per dignità e la compostezza, giustizia è stata fatta.

 

LA STORIA IN BREVE – Sono passati quattro anni e mezzo da quel 11 dicembre 2006, quando i Vigili del Fuoco di Erba vengono chiamati per spegnere un incendio scoppiato in una corte in Via Diaz. Ai Pompieri accorsi sul posto si presenta una scena agghiacciante. In un appartamento al piano superiore vengono rinvenuti 4 cadaveri ed un sopravvissuto, Mario Frigerio il quale ferito gravemente rimarrà in coma più di un mese.  I cadaveri sono di Raffaella Castagna (30 anni) colpita con una spranga aggredita con dodici coltellate ed infine sgozzata. Paola Galli (60 anni), casalinga, madre di Raffaella, e la vicina di casa Valeria Cherubini (55 anni),  accorsa per prestare aiuto, anche loro finite a coltellate, ed infine il figlio di Raffaella il piccolo Youssef  di due anni e tre mesi ucciso con un unico colpo di coltello alla gola. Le indagini in un primo momento individuano nel marito di Raffaella, Azouz Marzouk tunisino, il possibile colpevole. Ma Azouz in quei giorni risultava essere in Tunisia dai suoi parenti e gli investigatori riprendono con le indagini. La svolta arriva col ritrovamento del DNA di una delle vittime nell’auto dei coniugi Romano. Successivamente lo stesso sopravvissuto Mario Frigerio, confermerà la presenza di Olindo e Rosa come parti attive durante il massacro. All’origine del terribile gesto discussioni tra i Romano e la Castagna sfociati anche in un’aggressione ai danni di Raffaella la quale aveva al quel punto sporto denuncia verso di loro.

 

Dopo un primo tentativo di sviare le indagini davanti ai magistrati i coniugi Romano ammetto i delitti. Salvo poi ritrattarli davanti al Gup. Ma il giudice decide di rinviarli a giudizio. Durante il processo emerge da parte di tutti i testimoni chiamati in aula il clima di terrore che i coniugi Romano avevano creato con i loro comportamenti ossessivi e maniacali tra gli abitanti della corte, oltre la grande unione della coppia che tutti possono constatare anche in aula durante le udienze. La coppia appare poco interessata al dibattimento, quanto invece alla possibilità di stare insieme. La testimonianza di Mario Frigerio risulta determinante ed Olindo e Rosa in primo grado il 26 novembre 2008 vengono condannati all’ergastolo ed isolamento diurno per tre anni oltre a cospicui risarcimenti. Il 20 aprile 2010 la Corte d’Assise d’Appello di Milano conferma l’ergastolo ai coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, oltre ad un supplemento di isolamento diurno di altri tre anni, il massimo consentito dalla legge.

 

Paola Totaro

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