Attualità e Cronaca Rosa

Barletta, crollo di una palazzina. Sono cinque le vittime

04-10-2011

Barletta, crollo di una palazzina. Sono cinque le vittime

Si è aggravato il bilancio dei deceduti nel crollo della palazzina nel centro storico di Barletta. Le vittime sono cinque, tutte donne.

 

BARLETTA – A mezzogiorno di ieri una palazzina di due piani che si è sgretolata su sé stessa- Al momento del crollo c’erano dieci persone. Cinque le vittime. La prima ad essere estratta è stata Maria Cinquepalmi, 14 anni, figlia dei titolari del maglificio posto a piano terra. Era uscita prima da scuola, era entrata nella fabbrica per cercare i genitori, ma ha trovato la morte. Altre due donne sono state estratte nella notte, erano ancora vive ma dopo l’arrivo in ospedale hanno esalato l’ultimo respiro. Sono sei i feriti, tra cui Emanuela Antonucci, 31 anni, incinta al quinto mese di gravidanza. La donna e il bambino stanno bene.

 

LA RABBIA – Non parlate di tragedia, questo è un assassinio“, gridavano i parenti delle donne asserragliati per tutta la giornata tra le macerie. Gli abitanti dell’edificio già da un po’ di giorni avevano segnalato all’ufficio tecnico del Comune la presenza di preoccupanti scricchiolii, ma dopo aver fatto alcune ispezioni, i tecnici del Comune avevano escluso che ci potesse essere il pericolo di un crollo. “Anzi –  racconta il figlio di una delle residenti, tra le prime a essere estratte vive  –  proprio questa mattina è arrivato uno dei dirigenti dell’ufficio tecnico per dirci che era tutto in ordine“. Sulla vicenda sta già indagando il procuratore capo di Trani Carlo Capristo assieme al sostituto Giuseppe Maralfa.

 

LE CAUSE – Secondo le prime ricostruzioni il crollo sarebbe stato provocato da alcuni scavi sotterranei fatti tra la palazzina crollata e quella evacuata. Anche l’amministrazione comunale si è riunita nella giornata di ieri. Il sindaco Maffei è tornato di corsa da Torino dove si era recato per impegni istituzionali e ha riunito un’assemblea per far luce sull’accaduto e procedere con l’ispezione di altri edifici pericolanti del centro storico.

Elisa Renna

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