Attualità e Cronaca Rosa

Delitto dell’Olgiata, Manuel ha confessato <>

02-04-2011

Delitto dell’Olgiata, Manuel ha confessato <<Volevo togliermi un peso>>

 

Manuel Winston Reves, il domestico filippino della contessa Filo della Torre confessa finalmente di essere l’autore dell’omicidio avvenuto il 10 luglio 1991 e che per quasi vent’anni sembrava destinato a rimanere fra i casi irrisolti di cui tribunali e cronaca nera sono ormai pieni. La prova schiacciante è stata un rilevo di DNA appartenente a Manuel da una delle cinquantadue  macchie di sangue che ricoprivano il panno con il quale il filippino aveva coperto il cadavere della contessa Alberica. Una sola di queste macchie di sangue apparteneva a Manuel che in una probabile colluttazione aveva riportato un abrasione al gomito, riscontrata anche nei primi esami degli interrogatori del ’91.

 

Il filippino si è avvalso della facolta di non rispondere durante tutto l’interrogatorio utile alla convalida dell’arresto avvenuto nel carcere di Regina Coeli. Subito dopo, avendo chiesto di parlare nuovamente con il gip, si è sciolto in un pianto liberatorio e da lì a poco ha confessato il suo orribile delitto. La difesa formata dai legali Mattia Lamarra, Flaminia Caldani e Andrea Guidi solleciteranno quasi certamente il rito abbreviato che permetterà al criminale di scontare un terzo in meno al totale di anni previsti dalla pena. Il marito della contessa Pietro Mattei non ha potuto che commentare <<Giustizia è fatta>>.

Proprio il marito della donna era stato fino a pochi mesi fa il sospettato principale, infatti le cronache e i magistrati si sono sempre dimostrati favorevoli verso l’ipotesi di uxoricidio. Fortunatamente per Mattei il caso si è risolto con l’ausilio di un fortunato riesame genetico dei reperti rilevati sulla scena del delitto.

 

Manuel Winston Reves ha confessato così
La prima preoccupazione del domestico filippino, in lacrime, è stata quella di chiedere scusa ai familiari della contessa Filo della Torre e anche a tutto il popolo italiano per aver negato la verità in vent’anni di processi e accertamenti: <<Avevo bisogno di lavorare, mi hanno cacciato e non avevo denaro. Non ho rubato i gioielli della contessa>>. Questo dunque lo sfogo dell’ex domestico dell’Olgiata  che spiega al magistrato che quella notte,  tutto quello che ricorda è di aver impugnato uno zoccolo ed essere scappato via da una porta finestra. Si era recato quel giorno per discutere con Alberica Filo della Torre sulle sue questioni lavorative, facendosi coraggio con un bicchiere di whisky ma l’incontro  si è trasformato in un episodio delittuoso ai danni della nobildonna. <<Ho raccontato del delitto anche a mi amoglie ma non mi ha mai creduto, adesso voglio scontare la mia pena ed è giusto che lo faccia; ogni volta che sentivo nominare Alberica Filo della Torre ero preso da ansia e angoscia, adesso voglio cominciare una vita regolare>>.

 

 

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