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Forse distratta dalla feroce campagna elettorale dei giorni scorsi, la Ministra Mariastella Gelmini ha tardato fino al giorno 26 Maggio 2011 il comunicato ufficiale che prevede a partire da quest’anno una prova scritta in più.
Immediate e congiunte le reazioni da Scuola e politica riguardo la gravità di aver comunicato un provvedimento di simile importanza a quasi tre settimane dall’inizio degli esami. Evidente la difficoltà delle scuole nell’organizzarsi per tempo avendo già stabilito una diversa programmazione dove la seconda lingua era prevista solo come verifica orale, anche se già dallo scorso anno poco più dell’80% degli studenti di terza media aveva sostenuto una seconda prova scritta che rimaneva comunque facoltativa per gli istituti.
Molte scuole in Italia, specialmente i progetti sperimentali con una seconda lingua nel programma didattico, avevano previsto una prova scritta ma a discrezione del Collegio Docenti, in quanto facoltativa la scelta della stessa; inoltre, la scelta dei giorni era lasciata alla scuola: entrambe le prove scritte di lingue in giorni diversi, due scritti nella stessa giornata oppure scritto per la prima lingua e orale per la seconda.
Marginale ora l’autonomia dei Collegi Docenti che hanno voce in capitolo unicamente sulla decisione del calendario esami. Unica data prestabilita la prova Invalsi, metro nazionale della qualità dell’insegnamento che prevede un test di Italiano e Matematica da completare entro un’ora per materia. L’esame effettivo è composto da quattro prove scritte: italiano, matematica, le due lingue straniere e il classico colloquio multidisciplinare con il corpo docente. L’inizio delle date d’esame è stabilito quasi sicuramente per il 15 giugno e il voto d’idoneità per l’ammissione agli esami dovrà essere di almeno sei decimi agli scrutini finali che avverranno alla fine delle lezioni, questa stabilita entro il 10 giugno.
Demoz Manfredi
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