Attualità e Cronaca Rosa

Quorum raggiunto al Referendum del 12 – 13 giugno 2011 stravince il Sì dell’Italia

14-06-2011

Quorum raggiunto al Referendum del 12 – 13 giugno 2011 stravince il Sì dell’Italia

Il 12 e il 13 Giugno gli Italiani sono stati chiamati al voto per esprimersi i merito a 4 quesiti: Gli argomenti hanno colpito profondamente la sensibilità dei cittadini visto che con la loro partecipazione al voto ha permesso di raggiungere il quorum che mancava da ormai 15 anni. Si evidenzia quindi un dato fondamentale sulla coscienza ecologica degli italiani in questo primo decennio del terzo millennio.

 

RISVEGLIO ITALIANO E SOCIAL NETWORK. L’Italia infatti si sta ‘risvegliando’ da quell’assopimento che caratterizzava le elezioni precedenti, con basse percentuali di affluenza. Il merito di quest’inversione di tendenza va dato anche ai social network Twitter e Facebook, e soprattutto a coloro che amministrano i profili di informazione, che permettono una comunicazione libera e non politicizzata. L’informazione “virale” è un metodo molto potente grazie alla stragrande maggioranza di giovani che usano le piattaforme sociali, il tam-tam del referendum è stato possibile e soprattutto efficace; la campagna è stata caratterizzata da varie iniziative: battiquorum, facciamogli un quorum così, porta tua nonna a votare e così via. Questa informazione 2.0 ha compensato alla disinformazione dei media tradizionali; in televisione ad esempio gli spot informativi sul quorum erano minimi e mandati in onda in seconda serata, quando ormai nessuno guardava la televisione. Gli italiani evidentemente hanno capito che Internet è una risorsa di ineguagliabile efficienza per questi casi e l’ha sfruttata al meglio.

 

I GIOVANI. In secondo luogo è bene evidenziare la controtendenza, i giovani sono più interessati alla politica, vogliono partecipare di più, e lo fanno. C’è una sorta di cambiamento generazionale, com’è giusto che sia, basti guardare il neo sindaco di Cagliari Massimo Zedda di soli 35 anni. È necessario dare spazio ai giovani che hanno idee fresche, che conoscono le nuove tecnologie e le utilizzano in modo intelligente per iniziative politiche e non, com’è avvenuto per questi referendum. Come molti hanno già detto, in Italia soffia un vento nuovo di cambiamenti che riporta la speranza di un paese migliore.

 

LA POLITICA. Già questa mattina il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il vertice a Roma con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, avendo ormai previsto l’esito finale della consultazione referendaria aveva dichiarato “stop all’energia nuclerare in Italia, ci concentreremo sulle energie rinnovabili“, ammettendo quindi implicitamente la sconfitta. I comitati organizzatori della raccolta delle firme per i referendum, in primo luogo Antonio Di Pietro dell’IdV, esultano per per il grande risultato che comunque inevitabilmente ha una valenza politica che condizionerà gli assetti futuri e programmatici della maggioranza. La Lega sempre più a disagio chiede un cambiamento di rotta. Nei prossimi giorni è prevista una verifica di governo che dovrà dare molte risposte in primo luogo senza dubbio ad un possibile cambiamento di leadership. È  lo stesso elettorato di centrodestra a chiederlo e per capirlo basta vedere gli esiti delle ultime elezioni amministrative, soprattutto a Milano. L’ampio quorum ai referendum e la vittoria del SI ne sono la conferma.

 

 

RISULTATI IMMEDIATI GIÀ DALLE 16: Alle ore 16.36 l’affluenza e i risultati alle urne sul territorio italiano sono i seguenti:

I Quesito, Privatizzazione dell’acqua

Affluenza: 57,1%                (a chiusura delle operazioni – 7993 enti su 9371)

SÌ 95,5%            NO 4,5%     5.261 sezioni su 62.878

II Quesito, Profitti sull’acqua

Affluenza: 57,1%                (a chiusura delle operazioni – 7985 enti su 9371)

SÌ 95,6%             NO 4,4%   1.761 sezioni su 62.878

III Quesito, Energia nucleare

Affluenza: 57,1%                 (a chiusura delle operazioni – 7963 enti su 9371)

SÌ 94,3%            NO 5,7%     640 sezioni su 62.878

IV Quesito, Legittimo impedimento

Affluenza: 57,1%                  (a chiusura delle operazioni – 7983 enti su 9371)

SÌ 94,9%           NO 5,1%       372 sezioni su 62.878

 

Valeria Granara

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