Attualità e Cronaca Rosa

Morto Bimbo di nove anni per un incidente alla centrale ossigeno. Malasanità o incidente?

30-06-2011

Morto Bimbo di nove anni per un incidente alla centrale ossigeno. Malasanità o incidente?

Terribile tragedia oggi presso l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Un bimbo di nove anni è morto per un incidente alla  centrale di distribuzione dell’ossigento. Fonti sanitarie parlano di lavori in corso.

 

DRAMMA IN TERAPIA INTESIVA. Il bimbo morto oggi era già ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva. La notizia dell’incidente è stata data direttamente dall’Ospedale che ha anche aggiunto “solo il prodigarsi del personale in occasione dell’emergenza ha evitato che l’incidente avesse ulteriori drammatiche conseguenze su altri pazienti”.  Infatti sono stati in tutto sei i bambini coinvolti nell’incidente di oggi.

 

Per fortuna gli altri cinque stanno bene e non si sono accorti del problema nella distribuzione dell’ossigeno. Il bambino deceduto respirava ossigeno puro al cento per cento, e per questo ha subito conseguenze letali. Nella nota i sanitari hanno aggiunto: “sono in corso verifiche su quanto accaduto”. La documentazione è già nelle mani della Procura della Repubblica di Torino per le indagini.

 

NAS – Il presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, Ignazio Marino, ha già fatto sapere che manderà i NAS per una verifica presso l’ospedale Regina Margherita. “È un episodio grave, su cui va fatta una verifica immediata – spiega Marino in una nota – per questo ho chiesto l’intervento dei carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta. La Commissione necessita di dettagliate spiegazioni sul protocollo che è stato usato per garantire la regolare distribuzione dei gas durante la manutenzione delle attrezzature e sul rispetto delle procedure di sicurezza”. “L’intento di questa istruttoria – precisa Marino – è appurare le cause di quanto accaduto e non stimolare un clima di caccia alle streghe intorno all’ospedale ed ai medici”.

Paola Totaro

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