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Tre esplosioni si sono verificate ieri in tre diverse zone di Mumbai. Il bilancio provvisorio è di 21 morti e 140 feriti. Il ministero dell’Interno indiano parla di attacco terroristico.
INDIA. Torna la paura attentati a Mumbai, dopo le stragi di ieri. È scattata anche l’emergenza sanitaria. Le deflagrazioni si sono verificate nella zona centrale di Dedar, un’altra all’Opera House in Charni Road e la terza in Zavedi Bazaar. Il ministro dell’Interno parla di un attacco terroristico coordinato. Massima allerta ancora in atto in quanto pare sia stato trovato anche un quarto ordigno inesploso. Allarme anche in altre città del Paese.
LA RICOSTRUZIONE. Gli attentati sono avvenuti ad una decina di chilometri l’uno dall’altro ed a pochi minuti di distanza, tra le 18.45 e le 19.04 ora locale. L’esplosivo al mercato di Zaveri famoso per la compravendita di gioielli e preziosi, era stato piazzato vicino alla fermata dell’autobus in una centralina elettrica. È la terza volta che questo mercato viene scelto come luogo di attentato; le precedenti nel 2003 e nel 1993. Anche a Dedar l’ordigno è stato piazzato vicino alla fermata dell’autobus e fatto esplodere nell’ora più affollata per il rientro delle persone dal lavoro. La bomba più forte è stata piazzata all’Opera House e sarebbe stata piazzata in un ombrello. La Polizia parla di ordigni rudimentali improvvisati.
CAOS NELLA CITTÀ. La città è piombata nel caos. I treni si sono fermati per un ora, L’amministrazione ha chiesto ai residenti di rimanere in casa o in ufficio, ed è scattato l’allarme sanitario. Gli ospedali chiedono ai cittadini di recarsi a donare il sangue.
SOSPETTI. Ancora nessuna certezza sugli autori delle stragi ma gli investigatori sospettano di un’associazione clandestina “Indian Mujahidin“. L’unica evidenza è che “si tratta di terroristi che hanno organizzato un attacco coordinato“. La città si era appena ripresa di un precedente attacco terroristico avvenuto il 26 novembre 2008 e che era costato la vita a 166 persone.
CONDANNA INTERNAZIONALE. L’unità di crisi del Ministero degli Esteri, coordinata dall’ambasci
ata a Nuova Delhi, sta procedendo alle verifiche degli italiani presenti in India. Unanime la condanna della comunità internazionale. Gli Stati Uniti, il Pakistan, la Germania, tutti parlano di un “orribile atto di terrore“.
Paola Totaro
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