Quattro militari italiani feriti nell’esplosione di un ordigno in Afghanistan

Quattro miliari italiani sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno rudimentale in Afghanistan.

RICOVERATI. Le condizioni dei nostri militari non sarebbero gravi. I quattro raggiunti nell’esplosione sono attualmente ricoverati nell’ospedale militare da campo di Farah. È rimasto coinvolto nell’attentato anche un interprete afghano, anche lui rimasto lievemente ferito, come riferisce il comando del contingente italiano ad Herat.

I FATTI. Il comando italiano riepiloga così l’accaduto: «questa mattina, durante un’attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afghane mirata al controllo del territorio e nel corso della quale era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk», e sottolinea che «dopo aver ricevuto alcuni colpi di mortaio, che non hanno causato danni, i militari hanno manovrato dirigendosi verso l’origine del fuoco. Nei pressi di un villaggio a circa 15 chilometri da Bala Balouk, sono stati coinvolti nell’esplosione di un ordigno improvvisato al quale è seguito uno scontro a fuoco». Nessuno dei feriti, coinvolti nell’esplosione, assicurano ad Herat, «risulta al momento essere in pericolo di vita».

SOLDATI NATO UCCISI. Altri quattro soldati della Nato sono rimasti uccisi in due diversi attacchi, nel Sud e nell’Est del Paese, da parte degli insorti.

Paola Totaro

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