Attualità e Cronaca Rosa

Pubblicità sessista fa infuriare i canadesi

03-09-2011

Pubblicità sessista fa infuriare i canadesi

Una pubblicità in Canada è sotto accusa per presunto sessismo.

 

PUBBLICITA’.

Da qualche giorno la pubblicità choc del Fluid Hair Salon, salone di bellezza canadese di Edmont, la capitale della provincia di Alberta, è al centro di un vero e proprio ciclone mediatico. Accusato di sessismo, secondo molti incita la violenza alle donne. Pensare che per più di un anno questa pubblicità è passata inosservata, finchè un blogger l’ha scovata mettendone in risalto il contenuto sessista.

 

LO SPOT
Al centro dello spot è una donna con lunghi capelli biondi, truccata e ben vestita seduta su un divano. Alle sue spalle un uomo abbigliato in maniera elegante che le porge una collana. La pubblicità non avrebbe niente di strano, se non fosse per l’occhio nero della donna, chiaramente vittima di violenze. Lo slogan della réclame recita: “Look good in all you do” (Mostrati al tuo meglio per ogni cosa che fai).

 

LE CRITICHE
Molte le critiche alla pubblicità da parte dell’opinione pubblica, tanto che il salone di bellezza è stato letteralmente preso in assalto da un gruppo di contestatori che hanno imbrattato i muri del locale con vernice rossa scrivendo queste parole “La vostra è violenza chiamata erroneamente arte“.
Molti anche i movimenti femministi canadesi che hanno giudicato inappropriato il manifesto pubblicitario del salone. Anche Facebook è stato mobilitato: sono infatti diversi i gruppi che incitano al boicottaggio del Fluid Hair Salon. Jan Reimer, politico che dal 1989 al 1998 è stato il primo sindaco donna di Edmont ha dichiarato: “Questo spot è inquietante. Anche se le loro intenzioni erano diverse bisogna capire che la violenza domestica è un problema enorme per la nostra società e non bisogna né minimizzarla né usarla come un prodotto glamour“.

LA CREATRICE
Sarah Cameron, proprietaria del salone ed ideatrice dello spot ha difeso cosi la sua iniziativa “Abbiamo ideato questo spot più di un anno fa. Sono tutti cosi suscettibili. È necessario interpretare la pubblicità in modo artistico. Il nostro scopo era far parlare la gente del problema della violenza domestica. La protagonista, inoltre, non guarda l’uomo alle spalle. Chi ci dice che non abbia già preparato le valigie per scappare? È cosi che dovrebbe essere recepito il messaggio“.
Oltre a questa dichiarazione, la Cameron ha provveduto a presentare le sue scuse in una lettera indirizzata alle vittime di violenza domestica “Se avete interpretato questo annuncio come un modo per incitare la violenza, ci scusiamo. Non volevamo attaccare nessuno, inoltre alla campagna hanno lavorato anche molte donne vittime di abusi“. Ha poi aggiunto “al resto delle persone colpite negativamente dal nostro spot, speriamo che facciate qualcosa di concreto per fermare le violenze sulle donne. Sfortunatamente, boicottare il salone non serve a molto“.

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