Attualità e Cronaca Rosa

Referendum sulla legge elettorale. Un milione di firme per abolire il “Porcellum”

02-10-2011

Referendum sulla legge elettorale. Un milione di firme per abolire il “Porcellum”

Era fissato al 30 settembre il termine ultimo per firmare la richiesta per il referendum sulla legge elettorale. Più di un milione di cittadini hanno firmato.

 

IL MOTO POPOLARE – Il vento di cambiamento che nella scorsa primavera ha cominciato a soffiare su tutta la penisola non si è ancora esaurito. Sono trascorsi meno di quattro mesi dal pieno raggiungimento del quorum nei quattro quesiti del referendum del 12 e 13 giugno (era dal 1995 che in Italia non si raggiungeva il quorum in una consultazione referendaria) ed ora ci ritroviamo vicini ad un’altra tappa della nostra democrazia. Il punto della questione riguarda principalmente la partecipazione della società civile nei processi legiferativi. Una società civile che negli anni scorsi si era ritrovata ad essere passiva, sonnolente ed obnubilata.

 

I SISTEMI ELETTORALI – Due mesi fa alcuni partiti politici, primo fra tutti l’Idv di Di Pietro, aveva cominciato la raccolta firme per l’abolizione del “Porcellum”, caldeggiando il ritorno al “Mattarellum”. Il “Porcellum”, così definito dallo stesso suo ideatore Roberto Calderoli, è la legge elettorale varata nel 2005. Si tratta di un sistema proporzionale con liste bloccate. Ciò vuol dire che il cittadino non può esprimere la sua fiducia verso una persona in particolare, poiché i politici sono stati decisi negli uffici dei partiti. Questo sistema prevede inoltre uno sbarramento a livello nazionale: il 10% del totale dei voti validi per le coalizioni e il 2% per le liste che ne fanno parte; il 4% per le liste che si presentano al di fuori di una coalizione. Per questo motivo, è difficile che il leghista ministro dell’Interno Roberto Maroni, che pur ieri aveva espresso la sua sorpresa per il risultato della raccolta delle firme, accetti di dare il via ad una nuova consultazione referendaria. La Lega Nord con questo sistema elettorale non riuscirebbe difatti a superare la soglia di sbarramento. Il “Mattarellum” è invece un sistema misto, che alla Camera prevede l’elezione del 75% dei deputati con collegi uninominale e il 25% con sistema proporzionale. Per la parte maggioritaria viene eletto il candidato che ottiene più voti. Quindi libera scelta da parte dei cittadini.

 

COSA ACCADRÀ – Le ipotesi per il prossimo futuro sono molteplici e che tuttavia non lasciano spazio per la speranza che il referendum si possa fare veramente. Infatti, il Presidente della Camera Gianfranco Fini afferma: “Non è detto che se la Corte Costituzionale ammetta il referendum le uniche due opzioni siano votare per il referendum o fare una legge in Parlamento“. Opinione peraltro condivisa dal leader centrista Pierferdinando Casini, che ammette: “Non ci sarà nessun referendum e neppure una riforma parlamentare, ma piuttosto si andrà al voto anticipato pur di non cambiare il sistema elettorale.

Elisa Renna


Cosa ti piace?

cosa ne pensi?