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Risarcita per “danno sessuale”. Marito invalido per diagnosi errata

03-10-2011

Risarcita per “danno sessuale”. Marito invalido per diagnosi errata

Un uomo di 67 anni è condannato alla sedia a rotelle a causa di una diagnosi errata. L’azienda sanitaria dovrà risarcire l’uomo e la sua consorte, a causa del “danno sessuale” che ne è conseguito.

LA VICENDA – Mario Peresson, un autista in pensione di 67 anni, rimane paralizzato a causa di una diagnosi errata. L’azienda Sanitaria “Alto Friuli” è stata condannata dal Tribunale di Tolmezzo, in provincia di Udine, al risarcimento di 300 mila euro per l’uomo e di 30 mila euro per la consorte. La paralisi ha difatti compromesso anche i genitali dell’uomo, il quale non potrà più adempiere ai suoi obblighi coniugali. Il calvario è cominciato nel luglio del 2006, quando l’uomo era stato ricoverato in ospedale in preda ad un forte mal di schiena. Dimesso dopo una cura di antidolorifici, i dolori non accennavano a ridursi. In seguito, gli è stata diagnosticata la sindrome della «cauda equina», una compressione ai nervi del fascio inferiore del midollo spinale causata da un’ernia, con la necessità di un intervento chirurgico urgente. Il ritardo nella diagnosi della sindrome ha comportato una lesione permanente alla spina dorsale.
Elisa Renna

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