Ti piace questo Articolo?
Morire di overdose di medicine a vent’anni per amore a causa del regime. Questo accade ancora oggi in Iran.
ROMEO E GIULIETTA. Storia d’amore senza lieto fine quella tra Nahal e Behnam. ribattezzati dalla rete “Romeo e Giulietta d’Iran“.
Lui, Behnam Ganji 22 anni, studia all’università di Teheran, Scienze applicate, lei Nahal Sahabi 28 anni, maestra d’asilo.
Due ragazzi come tanti, pieni di vita e gioiosi. Gli amici parlano di loro con un sorriso sulle labbra. Nahal ama il suo lavoro e Behnam sta per trasferirsi in una nuova casa. Infatti condivide l’appartamento con un suo amico, Kouhyar Goudarzi, 25enne, un attivista per i diritti umani. Quest’ultimo aveva partecipato anche alle proteste contro la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad a presidente nel 2009, ed era stato accusato di “moharebeh” (lotta contro Dio) e propaganda anti-regime.
AMICO ARRESTATO. Kouhvar viene arrestato e condannato ad un anno di carcere nel dicembre di due anni fa per aver partecipato ai funerali di Montazeri, il grande Ayatollah dissidente e portavoce dell’Iran che lotta contro l’integralismo della teocrazia. Il ragazzo viene riunchiuso nella prigione di Evin, luogo simbolo della repressione dell’opposizione, che non per niente è stato definito in un rapporto Onu del 2003 “una prigione nella prigione”. Scontata la pena Kouhvar torna libero ma è espulso dall’università. Il 31 luglio 2011 viene prelevato da casa da uomini del ministero dell’Intelligence. Anche Behnam, presente al momento dell’arresto, in quanto testimone viene portato via con l’amico ad Evin dove vi resteranno otto giorni. In seguito gli agenti arresteranno anche la madre di Kouhvar e la fidanzata di Behnam, Nahal. La ragazza, con la costante minaccia di essere “disonorata” dalle guardie, rimarrà rinchiusa per tre giorni.
TORTURE. Behnam viene tenuto in isolamento, torturato ed interrogato dagli agenti, per riuscire ad ottenere da lui una confessione contro l’amico Kouhyar. Agli uomini del regime serve infatti una prova del collegamento del ragazzo con il Mek, il partito d’opposizione dei Mujahedin del popolo, che fino al 2009 era sulla lista stilata dall’Unione europea, delle organizzazioni terroristiche.
Al Times, un testimone racconterà che i due amici sarebbero stati violentati uno davanti all’altro. Sfinito dalle violenze probabilmente Behnam cede. Viene rilasciato, ma una volta fuori il ragazzo cade in depressione è distrutto, non risponde ai messaggi si isola. E il primo settembre scorso si toglie la vita con un cocktail letale di farmaci, nel suo appartamento.
DISPERAZIONE. A questo punto è Nahal che comincia a cadere. Si sente in colpa per non essere riuscita ad aiutare il suo amore. “In carcere dev’essergli accaduto qualcosa di terribile“. E sul suo blog scrive: “Cosa dovrei fare io senza di te? Se riesci a sentire quanto ti amo, forse puoi tornare dalla morte” pubblicando al posto della propria foto, l’immagine sfocata di due profili che si sovrappongono, Benham e Nahal.
L’ultimo link postato dalla ragazza è un video su YouTube del Wedding Waltz , il Valzer del Matrimonio della compositrice greca Eleni Karaindrou che fa da colonna sonora all’«Apicoltore» di Theo Angelopoulos, il film con il monologo sulle api che vogliono essere regine e “si dibattono contro le pareti delle loro prigioni di cera… Perché non lasciarle uscire?“. Ed arriviamo al 29 settembre un giovedì, il suo giorno libero dal lavoro e durante il quale Nahal e Behnam potevano vedersi e ballare. E infatti dal suo blog la ragazza invita il suo amore: “Così è di nuovo giovedì. Vieni Behnam. Balliamo insieme ancora una volta di giovedì.”Di giovedì lui era morto e di giovedì lei l’ha seguito usando lo stesso cocktail letale.
RABBIA. Sconforto e rabbia sono i sentimenti di chi è costretto a subire quotidianamente la tirannia di un regime spietato. che uccide i suoi figli. “Chi fa questo ai nostri giovani non è un essere umano – scrive Afsaneh – la storia lo ricorderà come un tiranno“.
E intanto si teme per per Kouhyar Goudarzi che secondo le autorità non è più a Evin. Dal giorno dell’arresto nessuno l’ha più visto e di lui non si sa più nulla.
Paola Totaro
cosa ne pensi?