Brunetta dichiara: “I precari sono la vergogna d’Italia” – sul web infuria la protesta
25-06-2011
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Nei giorni scorsi a Roma si è svolto il Convegno dell’innovazione nella PA e nei sistemi territoriali, al quale era presente il Ministro Brunetta, colui che nel governo si occupa appunto del settore innovativo. Dopo aver effettuato il suo intervento, alcuni lavoratori appartenenti alla Rete precari della Pubblica Amministrazione, hanno chiesto di potergli parlare. Il Ministro appena si è reso conto di chi gli stava rivolgendo la domanda ha subito fermato l’interlocutore negando di fatto l’opportunità di instaurare un dialogo. Inoltre il Ministro Brunetta ha definito i precari ‘La vergogna d’Italia’. Detto questo si è diretto verso l’uscita, abbandonando il Convegno.
LE POLEMICHE: Il ministro non è nuovo a questo tipo di esternazioni e come in altre occasioni il suo comportamento ha suscitato diverse polemiche, sia nella sala del Convegno che tra i Media. Critiche al comportamento del Ministro sono giunte dai giornali di ogni schieramenteo politico i quali difendono la posizione dei precari; ne è esempio il blog di Marcello Foa, giornalista de Il Giornale.
BLOCCATA LA PAGINA FACEBOOK DEL MINISTRO. La Reazione di Brunetta è stata di totale chiusura. Anche la sua pagina Facebook è stata blindata come misura ‘precauzionale’: nessun utente può commentare o scrivere in bacheca e lo stesso Ministro dichiara di essere ‘stato attaccato dagli squadristi del web‘, suscitando ulteriori polemiche. Brunetta dichiara poi che la sua osservazione non voleva essere generale, era infatti rivolta solamente “a quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e didattiti per interrompere i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici”.
MOBILITAZIONE DEL WEB. L’indignazione per le parole pronunciate dal ministro al convegno è stata talmente forte che il web ha subito promosso l’iniziativa di una petizione on-line chiedente la sfiducia del ministro. Tra le varie critiche mosse dagli utenti dagli utenti di internet, la più ricorrente è stata quella del mancato confronto con i lavoratori da parte di un Ministro. In particolare Brunetta avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alle problematiche che gli venivano esposte in quanto provenienti dal mondo del Pubblico Impiego, quello maggiormente interessato dalla piaga del precariato. Ma tutti i lavoratori vanno rispettati e valorizzati in quanto sono loro che fanno andare avanti il Paese, ne sono la colonna portante.
STORIE DI PRECARIATO. I precari in Italia sono migliaia, come si può vedere dal sito L’anagrafe dei precari, nel quale si possono trovare storie, racconti e iniziative dei precari d’Italia. Molti di loro hanno famiglia con figli e fanno tanti sacrifici per arrivare a fine mese e far quadrare i conti. Si potrebbe paragonare la classe precaria alla classe operaia della rivoluzione industriale; anch’essa lotta per i suoi diritti ed’è costretta ad intraprendere battaglie per lavorare. Sembra che ci sia poco interesse per questi lavoratori, che nel corso degli anni sono anche stati privati di alcuni diritti fondamentali, il primo di tutti quello del lavoro, specialmente considerando che la voglia di impegnarsi non manca. Non è un problema semplice da risolvere considerando il fatto che questo modo di lavorare è ormai ben radicato nel sistema. Il Paese cresce con il lavoro. Andrebbe quindi tutelato maggiormente, trovando soluzioni condivise.
Valeria Granara
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