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Tutto sulle spalle degli italiani il peso della manovra economica. La Casta ha deciso che i suoi privilegi devono rimanere. Sul web i cittadini protestano.
LEGA NORD. Per gli italiani una bella batosta. Per i politici invece tutto come prima. Gli sprechi rimangono. Qualcuno aveva già previsto una manovra a favore del Palazzo. Alla vigilia dell’approvazione Nickols sul forum dei giovani padani diceva: “Non metteranno le mani nelle tasche dei parlamentari” e come lui si lamentano tanti elettori del Carroccio che si ritrovano nella pagina facebook dell’eurodeputato Matteo Salvini, visto che la piattaforma di Radio Padania è ancora “momentaneamente chiusa” dalla sconfitta della Moratti. Luigi scrive: “Leghista fino a ieri convinto, alla prossima tornata voterò il partito che si impegni pubblicamente a dimezzare il numero dei politici, gli stipendi e le pensioni della Casta”. Carlo, sollecita il buon esempio: “Avete negato la crisi per un paio di anni, un governo che salta da uno scandalo all’altro, tagli alla spesa sociale imponenti e spesa della casta immutata. Dia l’esempio, metà del suo stipendio a un associazione di beneficenza”. E Bob dice di Tremonti: “Quel piccolo ‘genio’ che fa su costi della politica, vitalizi, auto e aerei blu? Li rimanda alla prossima legislatura”.
PDL. Per il Pdl, invece, sul sito ForzaSilvio.it non risulta avviata alcuna discussione sui mancati tagli. Si possono trovare alcuni commenti negli sms inviati su Spazio Azzurro, una piattaforma online degli elettori di centrodestra. Moderato ad esempio chiede “perché si possono fare da subito i tagli ai vitalizi delle persone normali mentre si rinviano quelli della casta?” e vorrebbe anche “il licenziamento di Tremonti che ha fatto ‘macelleria sociale’ e non ha tagliato la Casta”. Commenti indignati per Paola: “Credo che questo Spazio Azzurro non abbia più ragione di esistere. Quindi, Cav. chiudilo e vai a divertirti tu che puoi. Noi dobbiamo pagare le pensioni alla casta”. Leonardo Facco sul blog del Movimento Libertario osserva: “L’arroganza, la protervia, l’arbitrarietà, la presunzione di questi cialtroni non ha limiti, perché ci costringono a pagare anche qualche ‘prebenda’ loro personale”.
PD E IDV. Critiche anche nei siti degli elettori dell’opposizione. Sulla pagina facebook del Partito democratico si possono leggere commenti severi alla nota “Vitalizi dei parlamentari e costi della politica. La fiducia posta dal Governo ha impedito di votare le nostre proposte”. Molto attacati i senatori PD Marilena Adamo e Francesco Sanna contrari ai tagli. Maria, un’elettrice di centrosinistra commenta che “da un’opposizione che si propone a divenire forza di governo queste scivolate come minimo sconcertano”. Salvo sentenzia: “La verità è che siete tutti uguali e ve ne fregati di noi!”. Anche la pagina facebook di Antonio Di Pietro continente molti commenti indignati che rilevano come il costo della politica non sia più sostenibile né economicamente e né moralmente.
INIZIATIVA SU FB. Su Facebook è stato creato l’evento “Un milione di firme per ridurre gli stipendi ai politici italiani” che è già stato sottoscritto da oltre 580mila persone ed è stato fissato per il 31 maggio 2012. Si chiede tra l’altro, la riduzione del 30% degli stipendi, auto blu solo alle quattro più importanti cariche dello Stato italiano e l’abolizione del 70% dei vitalizi per i politici italiani perché “guadagnano abbastanza per pagarsi la maggior parte delle cose quotidiane da soli“.
Paola Totaro
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