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Amy Winehouse – La sua vita tra talento ed eccessi
01-08-2011
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Amy Jade Winehouse nasce il 14 settembre 1983 a Enfield, Middlesex, Inghilterra. Famiglia ebraica, padre tassista e madre infermiera. La nonna Cynthia cantante jazz. Amy cresce a Southgate, Londra dove frequenta la Ashmole School. All’età di dieci anni fonda un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet ‘n’ Sour, as Sour da lei descritto come la versione bianca ed ebraica delle Salt-n-Pepa. A dodici anni frequenta la Sylvia Young Theatre School, ma a tredici ne viene espulsa perché , a detta dei suoi insegnanti , la cantante non si applicava abbastanza ed anche a causa di un piercing al naso. In seguito Amy frequenta la BRIT School a Selhurst, Croydon. Amy è cresciuta ascoltando diversi tipi di musica (dalle Salt-n-Pepa a Sarah Vaughan) ed ha ricevuto la sua prima chitarra a tredici anni. Un suo amico e cantante soul Tyler James decide di mandare una demo ad un talent scout ed è così che la giovane Amy a 16 anni diventa cantante professionista.
Nel 2003 esce il suo album di debutto “Frank” composto da brani quasi interamente scritti dalla Winehouse. È prodotto da Salaam Remi ed ha molte influenze jazz. L’album riceve critiche positive e la voce della cantante viene paragonata a quella di Sarah Vaughan e Macy Gray. L’album arriva a vendere in totale un milione e mezzo di copie. Dopo la pubblicazione di questo album la cantante dichiarerà di non riconoscersi totalmente in quel lavoro in quanto la casa discografica aveva deciso di inserire pezzi che alla cantante non piacevano. Dopo l’uscita del secondo album la cantante ha anche dichiarato: “non riesco neanche più ad ascoltarlo Frank. Anzi non sono mai riuscita ad ascoltarlo. Suonarlo dal vivo mi piace, ma ascoltarlo è un’altra cosa.”
Nel 2006 viene pubblicato a livello mondiale l’album Back to Black, che in Inghilterra arriva alla vetta, in pochissime settimane, della UK Albums Chart. Grande successo dell’album anche negli USA dove raggiunge la posizione numero 7 nella Billboard 200. È un risultato eccezionale per un disco appena uscito di una cantante inglese.
Il singolo apripista ad aver anticipato l’uscita dell’album è Rehab, pubblicato il 23 ottobre 2006, che diviene una sorta di tormentone mondiale. Questa canzone parla del suo rifiuto di disintossicarsi dall’alcol e dalla droga. Gli altri singoli, che saranno tutti dei grandi successi, estratti dall’album son “You Know I’m No Good, Back to Black , Dry On Their Own e la bellissima Love Is a Losing Game. Quest’ultima, considerata da molti una delle sue interpretazioni migliori, ha vinto il premio “Ivor Novello 2008” nella categoria miglior canzone ed è stata sottoposta come testo d’esame a Cambridge, in paragone con poemi di Sir Walter Raleigh. Nel 2008 Amy vince cinque Grammy Award: tre per la canzone Rehab nelle categorie “Record of the Year“, “Song of the Year” e “Best Female Pop Vocal Performance“, uno nella categoria “Best New Artist” ed uno per l’album Back to Black nella categoria “Best Pop Vocal Album“. La cantante si aggiudica tre dei quattro premi più importanti nella canzone e si allinea così alle altre 4 cantanti che hanno ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno e che sono Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncé. Nel 2008 Amy torna a casa dei suoi genitori per curarsi a causa di gravi problemi di salute. Dopo questo periodo la cantante viene ritratta in buone condizioni ed il padre di Amy annuncia che la cantante sta lavorando ad un nuovo album. Nel novembre 2010 la cantante annuncia un suo ritorno sulle scene musicali e sui palchi dei concerti nel 2011, che si sarebbero tenuti in Brasile, Italia, Serbia, Turchia e Romania.
LA MORTE. Il 23 luglio 2011 la cantante è stata trovata morta nella sua casa di Camden Square nel borough di Camden a nord di Londra. Ignote al momento le cause. Si suppone un mix letale di droga alcool e medicinali. Subito dopo la notizia della sua morte migliaia sono stati i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social-network e sotto la sua casa. Cordoglio è stato espresso anche da molti colleghi del mondo della musica come ad esempio Ricky Martin, Lady Gaga, Elton John, Lily Allen e Kelly Osbourne; in Italia il cantante Zucchero ha dedicato il concerto da lui tenuto la sera del 23 luglio 2011 (giorno della sua scomparsa) alla cantante definendola un’anima fragile.
Amy Winehouse morendo a 27 anni ed è andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta maledizione del 27 in quanto morti proprio a quell’età per via del loro abuso di alcol e droghe ovvero Robert Johnson, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones e Kurt Cobain.
VITA TRAVAGLIATA. Amy Winehouse ha avuto una vita decisamente travagliata forse ancor di più dopo aver trovato il successo nella musica. I problemi di salute di tipo psicologico e fisico hanno accompagnato la cantante in tutti questi anni. Probabilmente esiste una correlazione tra i problemi psicologici e lo smodato uso di droga alcool e medicinali di vario tipo. Una sorta di fragilità interiore e di dolore nell’affrontare la vita.Già tra il primo ed il secondo album la cantante aveva perso quattro taglie, condizionata dai commenti della stampa sul suo peso. In quello stesso periodo l’Indipendent in un articolo sulla depressione indica la Winehouse come come clinicamente affetta da “psicosi maniaco-depressiva” ed afferma che la cantante non voglia curarsi.
Successivamente la cantante ammette di aver sofferto di disordini alimentari: “..un po’ di anoressia ed un po’ di bulimia. Non sono del tutto a posto ma credo che nessuna donna lo sia” aveva dichiarato Amy.
L’ALCOOL. Il capitolo alcool è purtroppo tra i più corposi nella vita della cantante. I tabloid britannici non hanno perso occasione di rendere noti i suoi problemi con il bere e le conseguenze che ciò ha determinato sulla sua carriera. Molte sono state le sue esibizioni nelle quali la cantante si è mostrata in evidente il suo stato d’ebrezza. Amy è arrivata ad interrompere il discorso del leader degli U2, Bono durante gli “Q Awards” sempre a causa dell’alcool. Riguardo l’abitudine di bere smodatamente Amy aveva dichiarato: “mi diverto molto certe notti, ma poi esagero e rovino la serata col mio ragazzo. Sono veramente un’ubriacona“.
Si è presentata in pubblico ubriaca dicendo cose inopportune. Come nel 2006 quando durante una trasmissione televisiva visibilmente alterata aveva fatto commenti sconvenienti sul presentatore o nel 2007 quando durante un’esibizione in un locale londinese, è stata male ed ha vomitato, forse per un’intossicazione, ma dopo ha ripreso a cantare. In seguito le vengono notate vistose cicatrici sul braccio ma il suo portavoce li riconduce ad una caduta. Viene anche fotografata in un reparto alcolici di un supermercato mentre fa incetta di bottiglie.
VITA SENTIMENTALE. Purtroppo anche nell’amore l’esperienza della cantante è stata molto negativa, se si ascludono rari momenti sereni. Nell’aprile 2007 il quotidiano The Sun aveva pubblicato la notizia del fidanzamento della cantante con Blake Fielder-Civil. I due poi avevano deciso di sposarsi il 18 maggio 2007 a Miami, Florida. Il marito sicuramente ha avuto un’influenza negativa su di lei. L’uomo ad esempio non ha potuto partecipare alle esequie della donna proprio perché in carcere per una condanna a 32 mesi per furto con scasso e possesso di un’arma giocattolo.
LA DROGA. Amy Il 18 ottobre 2007 viene arrestata in Norvegia per possesso di marijuana, poi rilasciata il giorno seguente dietro cauzione di 500 euro. Nel 2007 durante gli MTV Europe Music Awards per due volte la cantante inglese sale sul palco in evidente stato confusionale. Durante il ritiro del premio Artist Choice Award spaesata ed immobile non rivolge il saluto ai suoi fan ed è riuscita a malapena a cantare anche se visibilmente sotto l’effetto di alcool od altre sostanze. Nel 2008 comincia a circolare un suo video dove si vede la cantante fumare crack e durante il quale ammette di aver preso “sei valium per calmarsi“. Questo video, uno scoop del “The Sun” diventa presto famoso e comincia a circolare sul web. Il fisico della Winehouse comincia a risentire degli eccessi, infatti nel 2008 viene ricoverata in una clinicia per curare un enfisema polmonare. Due giorni dopo essere stata dimessa la cantante si esibisce per oltre 46 mila spettatori giunti ad Hyde Park a Londra per festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela. La memorabile serata visto la presenza di artisti quali Annie Lennox, i Simple Minds, Joan Baez, Queen + Paul Rodgers e Zucchero.
DIVORZIO E NUOVO (TRAVAGLIATO) AMORE. Le voci di crisi coniugale tra Amy e Blake trovano conferma nel luglio 2009 quando viene ufficializzato il loro divorzio. Rapporto che impiegherà del tempo a chiudersi definitivamente visto che l’uomo ha anche accusato Amy di stalking. Un nuovo incontro sembra portare un po’ di serenità nella vita della cantante. Il suo nuovo amore, Reg Traviss è un regista elegante, serio ed impeccabile, quasi un uomo d’altri tempi, lontano anni luce dal turbolento ex marito. Il regista riesce a portare sulla retta via la cantante che per lui si dimostra disposta a tutto. Purtroppo le continue ricadute della Winehouse non hanno giovato alla relazione e negli anni i due si erano lasciati e ripresi più volte, fino a quando Amy piomba sul set dove stava lavorando Reg per chiedergli di sposarla, ma ricevendo un secco rifiuto da lui. Presto era tornato il sereno tra i due ed il Daily Star aveva pubblicato la notizia delle future nozze annunciate da Reg: “Amy ed io pensiamo di sposarci, stiamo cercando di prenotare qualcosa molto presto, magari entro la fine dell’anno. Amo molto Amy, è una ragazza meravigliosa, di talento, bella.”
L’EPILOGO PIÙ TRISTE. Neppure Reg però riesce a liberare Amy dai suoi demoni interiori. Neppure un intervento di chirurgia estetica nel 2009 per aumentarsi di una taglia il seno (che non perde occasione di mostrare fiera in pubblico) riesce a darle gioia e serenità. Il 18 giugno 2011, all’apertura del suo tour europeo, Amy canta visibilmente ubriaca davanti ai fan di Belgrado in Serbia. La stampa aveva da poco annunciato “… l’artista inglese ha da poco terminato una cura per disintossicarsi dall’alcool” ma poco dopo tutto il tour europeo era stato annullato.
Ora Amy non c’è più o per lo meno c’è ancora ma dentro i suoi fan e dentro chi le ha voluto veramente bene. Sicuramente la sua arte ed il suo talento non moriranno finché ci sarà qualcuno che ascolterà la sua splendida voce. Noi preferiamo ricordarla non per l’alcool o la droga, non per la sua grande sofferenza interiore, che le ha segnato la vita, ma mentre canta la sua canzone più bella ed intensa. Quella che senza dubbio meglio di altre di ci parla di lei: “Love Is a Losing Game“.
Ciao Amy.
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