Attualità e Cronaca Rosa

Portogallo, italiana sequestrata e violentata. Ma l’aguzzino è già a piede libero.

25-08-2011

Portogallo, italiana sequestrata e violentata. Ma l’aguzzino è già a piede libero.

Una ragazza appena giunta in Portogallo è stata rapita e violentata per giorni. Il suo carnefice è già in libertà.

 

INCUBO. La vacanza in Portogallo di una giovane italiana si è trasformata in un incubo. Sequestrata e stuprata ripetutamente per due giorni consecutivi, la ragazza ha subito anche l’umiliazione di vedere il proprio aguzzino a piede libero dopo poche ore a causa dell’inesperienza del giudice che preso in mano il caso. E sui media portoghesi esplode la polemica.

 

SEQUESTRATA. La turista venticinquenne, che dovrebbe, è arrivata a Lisbona i primi di agosto ed all’uscita della stazione ferroviaria ha conosciuto un quarantaduenne, originario di Capo Verde, che si è offerto di darle un passaggio fino al suo albergo. Ma all’hotel non è mai arrivata. L’uomo, infatti, l’ha condotta in uno squallido albergo a ore, dove l’ha picchiata e stuprata, dopo averle sottratto i documenti. La giovane è rimasta segregata in quella camera per due giorni, durante i quali ha continuato a subire percosse e violenze, per poi venire liberata lunedì.

 

LA DENUNCIA. Una volta uscita dalla propria prigione, la venticinquenne ha chiamato la sorella in Italia e, tramite la polizia italiana, ha fatto partire la denuncia. Le autorità portoghesi hanno scovato l’aguzzino della giovane nella stanza in cui l’aveva sequestrata e lo hanno immediatamente arrestato.

 

LA BEFFA. A questo punto ha inizio l’assurda vicenda che ha scandalizzato il Portogallo. Il caso è stato affidato ad un giudice civilista, non ad un penalista, che un po’ per inesperienza e un po’ per mancanza di buon senso ha deciso di scarcerare il quarantaduenne, imponendogli solamente di presentarsi ogni due settimane in questura. L’uomo, tra l’altro, non ha ancora ottenuto il permesso di soggiorno portoghese, per cui potrebbe anche decidere di scappare.

 

COLPA DEI TAGLI ALLA GIUSTIZIA. Secondo la stampa portoghese, che ha diffuso la notizia sollevando un polverone, la colpa del colossale abbaglio preso dal giudice sarebbe da imputare ai tagli che il Governo ha imposto al Ministero della Giustizia. Il caso della nostra connazionale, infatti, è stato affidato a un giudice che non aveva mai gestito casi di questo tipo e, quindi, assolutamente inadatto.

Valentina Severin

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