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11 maggio 2011. Un terribile terremoto distruggerà Roma. Ma sarà vero? Questa è la previsione di Raffaele Bendandi, uno studioso italiano che elaborò una sua propria teoria sulla natura dei terremoti e sulle cause che li determinano. Dichiara di aver previsto, a suo tempo, anche il catastrofico terremoto de l’Aquila. I suoi studi e le sue previsioni non sono accettate dalla comunità scientifica perché fu un autodidatta e non pubblicò mai una esposizione scientifica della sua teoria. C’è chi crede a questa sorta di preveggenza, ma molti altri sono scettici.
Tra i seguaci, molti dicono che una quartina di Nostradamus può dare adito a questa interpretazione e, siccome tra le carte del Bendandi ci sarebbero fenomeni sismici previsti per il 2011, ecco che le due cose si intersecano alla perfezione.
Vero o falso, tuttavia in molti sono preoccupati, e c’è chi ha addirittura preso le ferie per non stare a Roma quel giorno. Si vocifera che qualche scuola resterà anche chiusa. Il fatto stesso che la Camera sarà chiusa per quella data alimenta il dubbio che le alte sfere conoscono la verità e se la tengono per loro.
La teoria di Bendandi si basa sull’idea che ci sia un diretto collegamento tra i terremoti e l’attività dei pianeti, in modo simile a come la Luna influenza le maree. In effetti nel periodo compreso tra il 15 e il 18 maggio si compie lo straordinario allineamento di 5 pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Derivano da questo allineamento le conseguenti previsioni catastrofiste di Bendandi per questo periodo? Ma perché, se così fosse, proprio su Roma dovrebbe abbattersi il cataclisma? Autorevoli sismologi, al contrario, sostengono che non vi siano segnali che indicherebbero per domani un devastante terremoto a Roma. Si tratterebbe, quindi, di una vera e propria leggenda metropolitana?
Nel frattempo, però, ci si domanda come possano nascere queste bufale a discapito dei cittadini, i quali ancora non hanno dimenticato le drammatiche immagini provenienti dall’Abruzzo. Nonostante sia praticamente impossibile prevedere un terremoto con largo anticipo e sebbene gli studiosi abbiano manifestato vivo scetticismo verso alcune predizioni di morte e distruzione, c’è chi continua ad alimentare l’angoscia della popolazione colpendo i cittadini sul senso di paura. Un po’ quel che succede per le numerose profezie sul 2012 che, almeno fino ad oggi, si sono rivelate un grosso business commerciale più che una realtà comprovabile.
Altri ancora, invece, fanno appello all’importanza della data del presunto terremoto: 11 maggio. Ancora il numero 11 ricorre nella storia dell’umanità, dopo l’11 settembre 2001 (il crollo delle torri gemelle), 11 novembre 2003 (attentato a Nassiryya) e 11 marzo 2011 (terremoto-tsunami in Giappone).
Che sia finzione o realtà, non ci resta che continuare a fare il conto alla rovescia e scoprire dove sta la verità.
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