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Nuovi metodi per trovare lavoro. Il blog è di gran moda.
CURRICULUM. Quante di voi hanno mai scritto un Curriculum Vitae? A me è anche capitato di redigerne parecchi o aggiornare quello vecchio man mano che acquisivo titoli. E il tutto sotto pressione e con la minaccia che se avessi sbagliato qualcosa l’avrebbero cestinato senza prenderlo in considerazione.
Sulla rete, inoltre, sono scaricabili diversi formati di CV già preimpostati per semplificare la compilazione, come ad esempio quello europeo. Ma così danno l’impressione di essere tutti uniformati come se ognuno di noi fosse uguale a chiunque altro.
Nonostante ciò, spesso si è sentito dire che il Curriculum Vitae non bastava: occorreva anche una buona dose di ingegno, iniziativa e originalità per farsi notare dalle aziende. Insomma… che ansia!
MEGLIO IL BLOG. Ma a quanto pare quei tempi sono terminati. Se volete scrivere un Curriculum Vitae, tanto vale che lasciate subito perdere. Puntate sui blog, la nuova arma che la rete ci offre già da diversi anni. Lo afferma lo stesso “The Guardian”.
I blog sono colorati, accattivanti, potete inserire immagini e post di qualunque tipo. In questo caso fareste decisamente colpo, ad esempio, su agenzie pubblicitarie o di grafica. Inoltre nel vostro blog potete aggiungere aspetti della vostra vita che comunemente non vengono espressi in un “banale” CV: se andate in palestra, quali gusti avete, se siete interessati all’arte, se siete cinefili e molto altro ancora. Potete essere più voi stessi senza nascondervi. Quindi date libero sfogo alla vostra creatività, siate ironici e anche un po’ spudorati. Dovete vendervi al meglio e osare. Lo si potrebbe battezzare “Blog Vitae“.
ATTENTI A NON ESAGERARE. Il consiglio del Guardian è comunque quello di non esagerare. Tutto ciò ha i suoi risvolti negativi. Infatti potrebbe sembrare un bluff e i bluff, si sa, hanno breve durata. Ma forse in Inghilterra le cose funzionano diversamente. Infatti gli inglesi consigliano addirittura di appostarsi davanti all’azienda che vi interessa per studiare le abitudini o l’abbigliamento dei dipendenti così da essere preparati per un eventuale colloquio.
Ma in Italia? Stando alle recenti statistiche, in Italia… ahimé… l’arma ancora trionfante per trovare lavoro è sempre il buon vecchio passaparola.
Francesca Numerati – Il mio blog
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